BOXE / Per la Quero-Chiloiro storica affermazione nazionale
Il team tarantino al secondo posto nella classifica 2013 per società dilettantistiche
La Quero-Chiloiro firma un risultato storico nella boxe pugliese e italiana. La società tarantina ha conquistato il secondo posto della graduatoria nazionale dilettantistica su 720 sodalizi in classifica. Il risultato è l’apice dell’escalation partita nel 2011 con il quarto posto e proseguita nel 2012 con il terzo. Adesso la seconda posizione ufficializzata dalla Federazione pugilistica italiana per l’attività svolta a livello agonistico e giovanile nella stagione 2013.
I NUMERI DEL SUCCESSO - I 3693 punti totali, frutto delle attività agonistica e giovanile svolta nel 2013, hanno garantito alla Quero-Chiloiro Taranto il 2° posto della graduatoria nazionale di merito come società. Approfondendo il dato salta all’occhio il primo posto per l’attività giovanile con i 710 punti della partecipazione degli atleti della società jonica. Il totale degli incontri svolti è di 207 e costituisce il terzo a livello nazionale.
L’unica società che supera la Quero-Chiloiro è la prima, dotata anch’essa di tradizione e soprattutto di maggiori strutture, la Excelsior Boxe Marcianise (4134 punti) del pluricampione mondiale e medagliato olimpico Clemente Russo.
L’APPLAUSO A TARANTO DI CAMMARELLE - “Il risultato dilettantistico firmato dalla Quero-Chiloiro Taranto è straordinario e costituisce una delle tante bellissime pagine che la boxe italiana ci riserva. Questo è un premio ai sacrifici che la famiglia Quero affronta da tempo per scoprire, allevare e custodire i suoi talenti del ring. A loro va il mio apprezzamento ed incoraggiamento a proseguire la strada intrapresa”. Il secondo posto della classifica italiana dilettantistica della Quero-Chiloiro riceve i complimenti speciali dell’olimpionico Roberto Cammarelle, a pochi giorni dalla presentazione della sua creatura destinata a rafforzare il dilettantismo giovanile italiano: la “Talent League of Boxing”, che parte a fine mese e che vedrà “un campionato italiano a squadre di pugilato che mancava da troppo tempo” dice Cammarelle.
Questi i numeri della “Talent League of Boxing”, presentata nei giorni scorsi a Roma con il numero uno del Coni Giovanni Malagò: 9 team suddivisi in 3 gironi, 8 categorie di peso, 18 giornate della regular season (per un totale di 144 match), 4 semifinali (32 incontri), una finale (8 match, il 14 settembre), 19 regioni interessate, 138 società con pugili impegnati nelle gare, 209 boxeur partecipanti. Tra questi ci sono anche due atleti “Elite” della Quero-Chiloiro Taranto che combatteranno nella squadra “Lupi Briganti” di Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata: il diciannovenne categoria “91 kg+” Giovanni Balestra ed il 22enne “91 kg” Claudio Squeo. A loro due si rivolge Cammarelle: “Balestra e Squeo sono rappresentanti della massima categoria dilettantistica italiana Elite, che vogliamo far crescere, avvicinandola al professionismo, proprio attraverso la Talent League che, con il suo spirito agonistico, può far emergere il talento ed il carattere, guardando alla propensione per il gioco di squadra come attaccamento alla maglia azzurra”.
Tre medaglie olimpiche (bronzo ad Atene 2004, oro a Pechino 2008, argento a Londra 2012), due Mondiali vinti e tre argenti europei al collo. Si può sintetizzare così la carriera del lombardo Roberto Cammarelle che all’età di 14 anni, nella storica società di Cinisello Balsamo, la “Rocky Marciano”, venne scoperto proprio da un tarantino: il tecnico ex pugile pesi Piuma Biagio Pierri. “Lui è stato il mio secondo padre” confessa Cammarelle. Il prossimo anno lo vedremo alla sua quarta Olimpiade in Brasile per tentare di vendicarsi della medaglia d’oro “soffiatagli” da un verdetto opinabile a Londra? La “stella” dei Supermassimi sorride e risponde così: “Al momento sono fermo con gli incontri, ma non è escluso che con l’avvicinarsi dell’appuntamento olimpico possa venirmi la voglia di rimettere i guantoni e combattere per tentare un nuovo podio. Per adesso – chiude il pugile di 33 anni – vivo con entusiasmo questa storica Talent League of Boxing che, dai playoff, godrà della preziosa copertura mediatica di Rai Sport”.
LA FAMIGLIA QUERO: “UN RISULTATO MIRACOLOSO” - Il secondo posto come società dilettantistica nazionale riempie di gioia la famiglia Quero che, da 44 anni, si occupa di pugilato a Taranto, scoprendo e allevando talenti capaci di vincere titoli nazionali dilettantistici e giovanili, oltre che di vestire più volte la maglia azzurra. “Questo è un risultato che ha del miracoloso – commenta il tecnico Cataldo Quero – perché la Quero-Chiloiro porta avanti la sua realtà con spirito di abnegazione, professionalità e passione con tanti sacrifici e con la mancanza di una struttura che possa permettere di abbattere i costi. Non abbiamo sovvenzioni da alcun ente o aiuti, nonostante le varie richieste fatte negli anni per uno spazio adeguato. Eppure continuiamo a lavorare con entusiasmo nella nostra palestra di via Emilia che è un punto di riferimento per circa 200 atleti, tra agonisti ed amatori”.
NUMERI E STORIA DELLA SOCIETA’ - Questi i numeri della stagione 2014 della Quero-Chiloiro, che è in corso e sono destinati a lievitare: 47 pugili agonisti tesserati, 40 pugili del settore giovanile e 50 amatori che combattono la “Light Boxe”. Si tratta di dati che attestano la vitalità della Quero-Chiloiro, che costituisce un punto di riferimento a livello interregionale, tanto da permettere di combattere anche ad atleti di fuori provincia con la propria canotta.
Negli anni la Quero-Chiloiro ha lanciato talenti che poi in altre realtà hanno fondato scuole di boxe come tecnici. Gli esempi sono Giuseppe Musarò della Alex Boxe Tricase, Emanuele Orlando dell’Alto Reno Bologna e Luciano Panettieri dell’Accademia Pugilistica Matera.
L’anima della Quero-Chiloiro è il maestro Vincenzo Quero, campione italiano dei pesi leggeri firmato nel 1975 davanti a 10mila spettatori nella sua Taranto e vicecampione europeo. I suoi figli Cataldo e Cosimo sono protagonisti con lui della gestione e conduzione tecnica del club, che negli anni scorsi ha visto l’atleta Michele Mottolese tentare l’assalto al titolo del Mediterraneo Ibf nei Welter e nei Medi. In precedenza, per due volte, l’altro atleta Francesco D’Arcangelo ha tentato l’assalto al titolo tricolore Supergallo e Piuma.
L’ultimo boxeur della Quero-Chiloiro a conquistare il titolo italiano è stato Claudio Nitti nei Superpiuma nel 1989. In precedenza Domenico Chiloiro è stato campione europeo dei Superpiuma ed Eupremio Epifani tricolore dei Welter. Tutti esempi di pugilato professionistico. “E’ passato del tempo – commenta Cataldo Quero – nel frattempo la boxe ha conosciuto una certa crisi economica, ma la nostra realtà va avanti con spirito positivo. Tutte le nostre risorse sono impegnate nella crescita dei giovani, preparandoli ad un possibile salto futuro nel professionismo. Questo ultimo risultato straordinario è uno stimolo ad andare avanti”.