CALCIO come integrazione multiculturale: il progetto Rete! della FIGC verso l’edizione 2018

Presentata a Capurso la 3ª edizione all’insegna del binomio attività sportiva – studio scientifico: ospite d’eccezione Fiona May. In quella appena conclusa presenti anche Carmiano e Cerignola

 

Promuovere e favorire l’interazione ed i processi d’inclusione sociale e interculturale attraverso il calcio: questo l’obiettivo del progetto Rete!, avviato dal 2015 dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC in collaborazione con lo S.P.R.A.R. (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). La 3ª edizione, al via nel 2018, è stata presentata nella biblioteca comunale di Capurso, e contemporaneamente a Solomeo di Corciano e a Montanaso Lombardo, insieme ad uno studio scientifico sul progetto stesso curata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

 

Nel 2017 il progetto ha coinvolto circa 400 ragazzi tra i 15 e i 19 anni, provenienti da 30 diverse strutture dislocate in undici regioni italiane. In Puglia hanno partecipato due SPRAR: la Cooperativa Rinascita di Carmiano (LE) e la Cooperativa “Un Sorriso per tutti” di Cerignola (FG). La fase relativa all’attività sportiva si è conclusa lo scorso 5 giugno con la finale disputata a Coverciano tra gli Sprar di Vizzini e Lodi.

 

L’edizione 2018 prevede lo sviluppo dell’attività sul territorio nel corso dell’intera stagione sportiva – da ottobre a giugno – in maniera tale da rendere l’iniziativa un vero e proprio torneo per tutti i partecipanti, secondo uno schema ben preciso che prevede:

  • - fasi regionali (da ottobre 2017 ad aprile 2018) con attività tecniche e formative da svolgere negli Sprar;
  • - fasi interregionali (da aprile 2018 a maggio/giugno 2018) con 4 mini tornei tra gli Sprar partecipanti in base alla posizione geografica: Nord, Centro, Sud e Sicilia;
  • - fasi nazionali (maggio/giugno 2018) con semifinali e finali al Centro Tecnico Federale di Coverciano.

 

Tra le iniziative collaterali legate al progetto, anche la tutela sanitaria dei ragazzi ospitati presso le strutture anche attraverso l’ottenimento del certificato sportivo di idoneità agonistica in collaborazione con la Federazione Medici Sportivi, ed un docufilm che racconti l’esperienza diretta dei ragazzi coinvolti.

 

Parte integrante di Rete! è stata la ricerca scientifica, attuata con la somministrazione di specifici questionari per valutare il ruolo del calcio come veicolo di integrazione, ed attivata grazie al coordinamento dell’Università Cattolica del Sacro Cuore attraverso l’erogazione di 5 borse di studio da parte della FIGC, che col suo Settore Giovanile e Scolastico sta puntando l’attenzione su temi importanti come la lotta al razzismo, l’integrazione e l’inclusione sociale. Dal quadro finale è emerso che il calcio può essere molto utile nei contesti di maggiore vulnerabilità e predisposizione al disagio psichico (in particolare nei soggetti richiedenti asilo e rifugiati) poiché influisce in maniera positiva su diversi aspetti della vita, che vanno dal miglioramento dello stato di benessere all’incremento della felicità, dall’aumento della sensazione di libertà alla diminuzione della solitudine.

 

Alla presentazione a Capurso, oltre alle autorità cittadine, hanno preso parte anche il segretario del SGS Vito Di Gioia; il coordinatore Federale SGS della Puglia Antonio Quarto; Emanuele Caroppo, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e membro della Commissione per l’Attività scolastica. A rappresentare il Coni Puglia, il componente di Giunta Pierfrancesco Romanelli. Ospite d’onore la campionessa Fiona May, responsabile della Commissione per l’integrazione FIGC, due volte medaglia d’argento nel salto in lungo alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e Sydney 2000 e due volte medaglia d’oro ai mondiali di Goteborg 1995 ed Edmonton 2001 (ha conquistato anche una medaglia d’argento a Siviglia 1999 e una medaglia di bronzo ad Atene 1997), nonché detentrice del record italiano di salto in lungo outdoor (7,11 m) e indoor (6,91 m).

 

Al termine della presentazione sul campo dello Stadio Comunale di Capurso, sede del Centro Federale Territoriale, si è svolta l’attività tecnica curata dai tecnici federali locali, a cui hanno partecipato gli Sprar aderenti al progetto e alcune società dilettantistiche del territorio, con le quali avviare un percorso di vera inclusione sociale.