CANOA POLO / Bronzo europeo per quattro baresi
Sarà un 11 Settembre da ricordare, questa volta in positivo. Sono due le società pugliesi protagoniste all’Europeo di Canoa Polo che si è svolto nel complesso Puerta de Hierro, nella calda Madrid: Cus Bari e C.K. Academy mettono in acqua il 50% della formazione azzurra Under 21 maschile e due ragazze nella squadra Senior femminile (Annalisa Sabato del Cus Bari e Maria Anna Szczepanska dell’Academy). I biancorossi Cussini Davide Gabriele, Antongiulio Cusmai e Luca Cinelli e il giallo-blu dell’Academy Giammarco Guarnera, vestono la bandiera italiana sul terzo gradino del podio, conquistando un importante bronzo che li porta nell’elite della canoa polo europea. “Un ottimo lavoro di squadra e un gruppo compatto fuori e dentro l’acqua, ottimi innesti di nuovi elementi ” è questa la motivazione che il tecnico italiano Fabris rilascia a caldo, ancora emozionato per il bronzo conquistato.
Un gruppo forte, quello dei giovanissimi Under 21 della canoa polo italiana, che dopo aver perso lo scorso anno la medaglia mondiale per un soffio, aveva voglia di riscattarsi. La sorpresa dell’anno è uno strepitoso Gabriele tra i pali, barese, casse 1990, portiere della formazione azzurra, un passato da nuotatore e un futuro tutto da scrivere nella canoa polo; Guarnera, secondo titolare, siracusano, ma pugliese d’adozione, rodato già nei precedenti appuntamenti internazionali, conferma l’eccellenza; per entrambi il prossimo sarà l’anno del salto di qualità nella squadra senior. Cusmai, anagraficamente il più piccolo, classe 1992, punta della serie A cussina, cresce e guadagna esperienza, a lui la grande responsabilità di riaffermare il titolo e guidare la squadra nei prossimi due anni; Cinelli, classe 1991, nuova scoperta del panorama nazionale, avanza a grandi passi e alla sua prima esperienza in azzurro contribuisce alla storica impresa. I quattro innesti azzurri, cresciuti dai tecnici societari Savino (Cus Bari) e Bucci (C.K. Academy) hanno regalato alle rispettive società e alla federazione regionale un gran motivo di vanto.
Nel girone assegnato, l’Italia non ha avuto rivali: stende la Danimarca e pugnala la Russia, difficile la partita con la Germania, campione in carica, dove la formazione azzurra pur avendo condotto in parziale vantaggio, viene trascinata in un “fastidioso” pareggio. Ai quarti vincono con qualche esitazione sulla Spagna, in vantaggio nel primo tempo poi battuta in ripresa, ma perdono di misura con l’astuta Francia, qualche distrazione e un po’ di stanchezza si fa sentire; passano come secondi allo step sucessivo. Semifinale amara contro la Germania che questa volta non da scampo all’Italia e le infligge un duro colpo sbarrandole la strada della finale. Sfumata la possibilità dei metalli più preziosi, la squadra concentra le sue energie sulla finale 3°-4° posto e agevolmente batte per 7-2 la Polonia. A conti fatti, qualche rimorso si fa sentire, l’oro era alla portata degli azzurrini e per loro è prevalsa la dura legge del “si poteva fare di più”, sicuramente avevano una finale a portata di “palla”, ma a volte il merito viene ingannato dalla fortuna. Per ora, la certezza assoluta è che la medaglia al collo c’è. E per metà è tutta barese.