Capurso, sport e doping: l'importanza di giocare pulito

Giocare sporco può anche significare giocarsi con la vita. E in ogni caso vuol dire giocare con la vita degli altri, oltre che con la propria. Ad rimparare a giocare pulito si può e si deve cominciare sin da subito. A scuola. In famiglia. Agli oratori. E proprio nelle principali agenzie formative si può capire quanto male possa fare l’utilizzo di sostanze dopanti nella pratica sportiva. Per non dire nella vita
cosiddetta normale.
Se ne è parlato a Capurso in una tre giorni organizzata dalla associazione sportiva dilettantistica Polisportiva Orsa e dalla associazione di promozione sociale Giorgia e i gabbiani, di cui è presidente Gabriella De Maglie, con il patrocinio del Comune di Capurso e del Coni e in collaborazione con la Consulta comunale dello Sport che opera nella cittadina che ha dato i natali a Checco Zalone.
I primi due incontri hanno visto protagonisti numerosi ragazzi delle scuole. Le conclusioni sono state tirate nel corso di un incontro cui hanno preso parte Angelo Giliberto, presidente regionale del Coni, Mimmo Accettura, un punto di riferimento e non solo in Puglia nella medicina dello sport, Ezio Di Donna, preparatore atletico e Antonio De Leonardi, presidente della Consulta e
avvocato.
All’evento, tenutosi nella sala convegni della Biblioteca D’Addosio, hanno preso parte alcuni giovanissimi atleti della Pesistica Capurso, accompagnati dalla presidente, la prof. Cecilia Verde (il club è stabilmente tra i primi in Italia, non solo a livello giovanile); la pallavolista Janett Miklai, ungherese, appena arrivata a Capurso, alle prese con i playoff di Serie D della Polisportiva del presidente Enzo Laricchia; Nicolas Lamas, calcettista, funambolo della Bulldog Capurso che, battendo la Roma nel playoff di Serie A2, ha conquistato un posto al sole della A2 Élite, prestigiosa categoria nazionale. La schiacciatrice magiara e il futsalista sudamericano hanno parlato della carenza di regole stringenti in materia anti-doping nei loro Paesi, della loro esperienza in Italia e di come loro personalmente avversano l’utilizzo di sostanze che alterano le prestazioni e soprattutto si tengono ben alla larga da chi ne fa uso.
Di grande interesse gli interventi dei relatori. Giliberto ha tracciato un quadro generale della situazione in Puglia, lanciando una frecciatina a scuole e oratori che qualche volte vengono meno a compiti determinanti nel formare una solida coscienza che faccia ritenere la droga un nemico. Mimì Accettura, con la consueta brillantezza, unita a grande capacità di sintesi, ha disegnato un profilo medico e scientifico della problematica, soffermandosi sui danni provocati dalle sostanze dopanti e sulla efficacia (o meno) dei controlli. Il prof. Di Donna, dopo aver tracciato un profilo psicologico dell’atleta che ricorre alle droghe, ha illustrato le motivazioni del ricorso alle droghe.
Infine, De Leonardis ha elaborato un quadro normativo, illustrando quali siano gli organismi preposti al contrasto a queste pratiche scorrette. 

Sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Capurso Michele Laricchia e il consigliere
comunale delegato alle Politiche sportive Nico Fumai, ex calciatore del Monopoli, campione
d’Italia con il Bari Primavera in cui militava Antonio Cassano.