CICLISMO / Giro dell’Arcobaleno, a Corato vince Vito Buono



Le premesse erano tutte per un grande spettacolo e la strada non ha smentito le più rosee previsioni. Sul rovente asfalto murgiano si sono sfidati i migliori ciclisti pugliesi del Giro dell’Arcobaleno e l’affascinante quanto incontaminato paesaggio ha arriso a Vito Buono (team Eurobike) che coglie la prima vittoria in carriera e a Dominique Patruno (team Eurobike), italo transalpino di origini coratine, sceso dalla Francia proprio in occasione di questa competizione.
Il percorso, che si snodava tra Corato, Canosa, Minervino, Spinazzola, Castel del Monte e Corato presentava il tratto ritenuto da tutti più emozionante dalle pendici di Minervino Murge fin su a Spinazzola, una strada che merita di essere pedalata dai ciclisti italiani.
Partenza da Corato, dall’hotel Nicotel Wellness, il cui giardino ha accolto le operazioni preliminari e il pasta party finale. Innumerevoli i tentativi di fuga; decisivo quello compiuto da Buono, Francesco Conserva, Ernesto Angelini, Gaetano Colletta e Giandomenico Martellotta, partiti sulla sp 231 all’altezza di Canosa raggiungendo presto il minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo. Vantaggio invariato sulla ripida salita di Minervino, che ha portato i corridori tra due ali di folla festante. Un muro, in basolato, un Grammont da giro delle Fiandre che conduceva al bivio per il percorso lungo e il primo GPM (gran premio della montagna) di giornata, vinto da Ernesto Angelini. Alban Nuha, seguito dal compagno di squadra Dominique Patruno, approfittando delle doti da scalatori, si è riportato sulla fuga diretta al percorso corto. Sul lungo, invece, giù a capofitto per i tornanti e poi col naso all’insù, nell’affascinante erta di Spinazzola dove il quartetto di testa con Conserva e Buono transitava nell’ordine sul GPM con vantaggio invariato (1’30’’) anche perché nel gruppo inseguitore l’unica squadra interessata a ricucire il margine era il GSC Grottaglie. Distacchi identici anche lungo il “Cavone” uno stretto canyon icona del paesaggio murgiano. In prossimità del Castel del Monte l’unico problema organizzativo di giornata: un equivoco di segnaletica e il percorso è stato accorciato da TUTTI di circa 30 km con alcuni seri problemi di viabilità nel tratto tra la “Mediana delle Murge” e il Castel del Monte.
A capofitto verso il traguardo, il distacco si dilatava sui due minuti e proprio sulla linea d’arrivo con uno sprint al cardiopalma, uno straordinario Vito Buono beffava Conserva, ottenendo la tanto attesa prima vittoria in carriera. Il gruppo regolato in volata da Tommaso Elettrico : un rush senza storia.
Sul percorso corto, invece, sventolava bandiera francese, per l’inattesa vittoria di Dominique Patruno su Salvatore Solina e Alban Nuha.