CICLISMO, TRITTICO TRA GIOVINAZZO, ALBEROBELLO E ANDRIA GRIFFATO UNESCO
Dal Belvedere di Alberobello è partita , con la conferenza stampa di presentazione, la volata per lanciare il trittico «I tesori Unesco di Puglia», una tre giorni di ciclismo attraverso le bellezze di Puglia, i tesori dell’Unesco di Alberobello e Castel del Monte, ma anche quelli del mare e degli scorci di Giovinazzo e della campagna di Corato. Organizzato da una collaborazione di tre società (Team Eurobike Corato, Spes Alberobello e Ludobike Bisceglie) sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, il Trittico metterà alla prova i giovani ciclisti in tre specialità diverse della disciplina stradale: venerdì 11 settembre i soli juniores (17/18 anni) disputeranno una tipo-pista sul lungomare di Giovinazzo; sabato 12 tutte le categorie sfideranno il tempo con la cronometro tra i trulli di Alberobello, mentre domenica 13 le rampe assolate del Castel del Monte assegneranno i titoli regionali in linea di tutte e tre le fasce d’età. Il trittico è dedicato alle categorie giovanili nazionali e juniores (internazionali). I partecipanti sono circa 250, ma le iscrizioni non si sono ancora chiuse.
Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo: «Siamo qui per l’intuizione di un sindaco illuminato come il primo cittadino di Alberobello che ha capito che lo sport è vettore di promozione del territorio e quindi coniugare sport e bellezza della Puglia è un binomio vincente. stiamo dimostrando che sappiamo fare gioco di squadra con i Comuni e con le associazioni sportive che mettono da parte qualsiasi individualismo per mettersi insieme e dare valore aggiunto alla loro azione. In periodo di grandi difficoltà in cui tutti scappano noi invece facciamo un passo avanti e lo facciamo verso il mondo dei giovani e rivendicando l’orgoglio di utilizzare lo sport come un vettore di promozione. Il ciclismo non è uno sport di mendicanti, ma di gente che ha fierezza e crede in quello che fa. Questa manifestazione può diventare un laboratorio da esportare in tutta Italia».
Michele Maria Longo, sindaco di Alberobello: «Siamo passionali, adoriamo le sfide. Il mondo del ciclismo dà la dimensione di una figura che lavora nell’ombra che è quella del gregario. Noi oggi siamo tanti gregari per lanciare la volata a un progetto più ambizioso. Il trittico è il preludio a un progetto più ampio: un Giro d’Italia dell’Unesco, una corsa che attraversi tutti i siti italiani patrimonio dell’umanità, inseriti nella lista World Heritage. Sulla scorta di una proposta già lanciata alla Commissione Unesco ci auguriamo che questa idea possa concretizzarsi al più presto. Siamo orgogliosi che questa iniziativa parta dalla Puglia e ci auguriamo che anche il Giro d’Italia possa presto tornare ad Alberobello per un arrivo di tappa, un progetto a cui teniamo molto e per il quale siamo al lavoro».
Lorenzo Spinelli, presidente comitato provinciale Fci Bari-Bat: «Questo trittico è un’occasione per riprendere le forze e ricominciare con l’obiettivo di rendere il territorio sempre migliore grazie alla collaborazione di tutti e attraverso un mezzo importante di promozione che è la bici»
Angelo Giliberto, presidente Coni Puglia: «Quando c’è la sinergia tra associazionismo ed enti locali il successo è garantito. Depalma e Longo sono due sindaci molto attivi sotto il profilo dell’impiantistica, non fanno eventi solo da utilizzare come vetrina di promozione ma nella direzione di una crescita del territorio».
Rino Perta, presidente Spes Alberobello: « In puglia, così come nel resto del Meridione, nonostante ciò che spesso si voglia far credere, si è capaci di organizzare al meglio, di cooperare e di condividere competenze ed esperienze. Il tutto corroborato dall’entusiasmo e dal senso di ospitalità che ci contraddistingue. Il nostro compito non secondario è dare lustro e visibilità ai territori sfruttando il veicolo più sicuro che esiste in quest’ottica: il ciclismo, cioè a nostro parere, il massimo dal punto di vista promozionale per un territorio».
Piero Loconosolo, direttore sportivo Ludobike Racing team: «Auspico che questo Trittico Unesco sia lo “start up” per un progetto più ampio che dalla Puglia si estenda ad altri siti Unesco d’Italia; sono convinto che bisogna investire puntando a grandi progetti, creando connessioni dalla forte valenza sociale e culturale. La partecipazione di team provenienti da regioni geograficamente molto distanti, quali Friuli, Lombardia, Veneto, Toscana (iscritti a tutte le 3 giornate di gara) ci soddisfa e consolida la certezza che noi società organizzatrici stiamo procedendo nella giusta direzione».
Luigi Carrer, Ludobike Corato: «Con il Trittico abbiamo l’occasione per dimostrare a coloro che verranno da fuori regione che non siamo affatto da sottovalutare, sia sotto il profilo agonistico che sotto quello organizzativo. L’obiettivo è far conoscere i nostri territori, costruire un progetto che sia legato agli eventi di promozione della Puglia, una regione in cui il ciclismo è molto praticato e rappresenta un sicuro volano di sviluppo».
Vito Di Tano, ex campione mondiale di ciclocross: «Per organizzare una manifestazione del genere ci vogliono coraggio cuore e passione, tutti ingredienti che queste istituzioni e queste società hanno con intraprendenza e passione».
Amedeo Natale, «L’altro villaggio», Castel del Monte, location terza tappa: «Parlo a nome di tutti i Trinitari e i volontari della struttura di Castel del Monte. Partecipare a questa tappa significa tanto perché i ragazzi che seguiamo sono molto più sensibili rispetto a noi e alla gente “comune”. Hanno una dimensione molto più umana, attenta ai dettagli, mentre noi ci siamo dimenticati di ciò che accade in molte famiglie in difficoltà. È molto bello per gli altri scoprire queste situazioni un po’ difficili e ai margini della società. È meravigliosa l’idea di unire due patrimoni dell’umanità unici nel loro genere con il collante della bicicletta, emblema di fatica, sacrificio, determinazione. Il ciclista è colui che punta intensamente all’obiettivo, che ambisce a raggiungere un traguardo. Vedo che tutti insieme ci stiamo riuscendo e mi auguro che possiate tenere in considerazione la nostra realtà anche nelle prossime edizioni».