Come definire pianificazione e visione strategica nelle politiche per lo sport della Regione
L'intervento del presidente del Coni Puglia Elio Sannicandro pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi
Di seguito l'intervento del presidente del Coni Puglia Elio Sannicandro, a proposito della mancanza di programmazione nello sport da parte della Regione Puglia, pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi.
La programmazione dovrebbe essere alla base delle scelte economiche e strategiche ma in Italia non vi è un’adeguata attenzione a programmare il futuro e pianificare strategie di sviluppo per periodi medio-lunghi. Programmare significa effettuare una dettagliata analisi di contesto per poi definire una visione strategica di sviluppo che individui obiettivi e azioni operative. Anche nello sport occorre definire programmi e strategie ma, purtroppo, nelle politiche della Regione Puglia è mancata completamente l’attenzione allo sport.
L’unico precedente storico di programmazione sportiva in Puglia risale alla redazione del Piano dello Sport nella città di Bari nel 1988 da cui è scaturita la conseguente candidatura di Bari ai Giochi del Mediterraneo del ‘97. D’altronde è noto che i positivi risultati raggiunti a Bari in ambito sportivo, che la differenziano rispetto alla gran parte delle città italiane, partono proprio dal Piano dello Sport e dalla sua attuazione grazie ai Giochi del Mediterraneo Bari ’97. Grazie a quel programma di interventi è stato possibile realizzare un sistema integrato di impianti sportivi a Bari e nelle principali città della Provincia. Inoltre l’esperienza di quel grande evento ha consentito di promuovere un’importante crescita del tessuto organizzativo e delle competenze sportive nel nostro territorio. Successivamente vi è stato un grande impegno del mondo sportivo locale per affrontare il tema della gestione degli impianti sportivi e si è definito un metodo operativo per integrare le esigenze di management e di gestione economica dello sport con le finalità educative e sociali che sono alla base di una visione democratica e allargata dello Sport per tutti collegato alla salute, all’educazione ed ai corretti stili di vita.
A parte questa fortunata parentesi sportiva, la Regione Puglia, a cui competono le funzioni di programmazione, non ha mai esplicitato un interesse conclamato verso lo Sport come strumento di crescita civile e sociale a parte la retorica delle parole e le passerelle mediatiche. Nei due mandati amministrativi del Presidente Vendola, a differenza di quanto è avvenuto per la Cultura ed il Cinema, si è fatto ben poco per lo Sport. Evidentemente, nonostante gli sforzi, non siamo riusciti a far comprendere quanto le Politiche sportive siano fondamentali e collegate con le politiche sociali, sanitarie, ambientali e culturali. Abbiamo anche cercato di spiegare come lo Sport possa creare sinergie straordinarie sul piano del marketing territoriale e dell’attrattività turistica di un territorio e, infatti abbiamo portato a Bari importanti eventi e manifestazioni sportive che hanno sempre avuto grande successo. Ciononostante in questi anni gli investimenti nel settore sportivo da parte della Regione Puglia, sono stati scarsissimi e, soprattutto, sono rimasti slegati dalla programmazione regionale rispetto ai fondi FSE (fondo sociale europeo) e FESR (fondi strutturali) in quanto è mancata completamente un’idea di pianificazione strategica e coordinata delle risorse regionali.
Adesso, con la prossima definizione degli assetti regionali, risulta indispensabile attivare un metodo di pianificazione multidisciplinare ed integrata (un piano strategico) che possa indirizzare le scelte di sviluppo e le risorse regionali, coordinando i Comuni e gli altri soggetti che partecipano allo sviluppo economico e sociale del territorio. Sono necessarie competenze e sensibilità e occorre la massima collaborazione con il CONI e con i soggetti che operano in maniera strutturata in ambito sportivo come le Federazioni, gli Enti di promozione e le società dilettantistiche.
Anche l’apparato burocratico-amministrativo regionale va rinnovato nell’organigramma e nel metodo di lavoro in modo da non immaginare più strutture assessorili a compartimenti stagni, autoreferenziali e ripartite per gruppi di potere. E’ necessario avvalersi di partner istituzionali attraverso il confronto e la condivisione basandosi sulle competenze e sulla conoscenza degli ambiti sportivi. Infatti in periodi di ristrettezze economiche e di spending review è ancor più indispensabile programmare ed effettuare scelte razionali e lungimiranti. Infatti non è possibile operare con finanziamenti a pioggia così come non è pensabile sostenere economicamente ogni attività e ogni progetto. Bisogna saper scegliere in base a parametri oggettivi e misurabili, attraverso una conoscenza approfondita dei fenomeni sportivi e delle loro connessioni con il territorio e con il contesto individuando obiettivi ben definiti che massimizzino i risultati e possano essere monitorati e verificati.
Elio Sannicandro
Presidente CONI Puglia