Impianti sportivi, 'Bari modello da seguire'
Per impiantistica sportiva e strategie gestionali “Bari è un modello da esportare in altri Comuni e Regioni”. Le parole degli esperti del Coni nazionale consacrano le politiche costruite nel settore dal connubio fra Coni e Comune. Del resto, proprio il modello Bari è stato al centro di uno speciale di ben sedici pagine pubblicato nei mesi scorsi da SpazioSport - la storica rivista ufficiale del Comitato olimpico incentrata sull'impiantistica sportiva -, presentato stamattina in Fiera del Levante nel convegno “Impianti sportivi e territorio - Esempi di programmazione e gestione”. Nell’incontro è stato anche presentato l’Osservatorio nazionale per gli impianti, online da gennaio sul nuovo portale Coni e su quello della Regione Puglia: schede, aperte a tutti, sugli oltre 3000 impianti e 6000 spazi per attività sportive, tra pubblici e privati, esistenti nella regione, con aggiornamenti costanti previsti da parte dei Comuni.
L’occasione, dunque, per fare il punto sulla ricca rete impiantistica sportiva comunale, che oggi può contare su strutture tutte funzionanti e ampiamente utilizzate: 13 palestre di quartiere, 12 campi di calcio, 22 campi polivalenti e playground, 2 piste di atletica, 4 piste di pattinaggio, 1 pista di ciclocross e 2 ciclodromi, oltre ai 2 stadi, a 3 complessi natatori e al recuperato PalaFlorio. In totale 62 impianti sportivi comunali che, insieme alle 108 palestre delle scuole primarie e secondarie - che i dirigenti scolastici devono ancora utilizzare a pieno - costituiscono un patrimonio fondamentale per lo sport cittadino: e si parla di circa 400 società sportive, 10mila agonisti e 28mila praticanti, 1200 tecnici, quasi 2000 dirigenti, 32 Centri di Avviamento allo Sport (Cas). Questi ed altri dati nello speciale - scaricabile dall’area news del sito conipuglia.it -, che inoltre passa in rassegna anche i circoli e le società sportive che hanno fatto la storia della città, i suoi atleti di punta di oggi e di ieri, i modelli gestionali impiantistici e gli esempi di buone pratiche, le tante iniziative di promozione dello sport, i grandi eventi.
Per l’assessore comunale e presidente del Coni Puglia Elio Sannicandro “si premia il lavoro di riqualificazione e pieno uso della rete impiantistica comunale e delle attività che la riempie: agonistica e di base, ma anche scolastica e sociale, grazie ai tanti eventi promozionali”. Il quadro “conferma l’ottima percezione che dall’esterno si ha del modello Bari, città seguita con molta attenzione a livello nazionale”, ha fatto eco il direttore dell’Area tecnica del Coni Francesco Romussi presentando l’Osservatorio. Sulla scia il coordinatore di SpazioSport Enrico Carbone, che ha ricordato importanza della riqualificazione ambientale, facendo il caso del recupero anche in chiave sportiva della costa nel tratto di Parco Perotti.
Parole chiavi, dunque: sostenibilità, evidenziata anche dal presidente del Coni Bari Eustacchio Lionetti, e strategie gestionali. Quest’ultime a Bari rimodellate dal nuovo regolamento comunale: una strategia, ripercorsa da Mirella de Fusco del Comune, che ha previsto affidamenti diretti come nel caso del Bellavista alla Fidal; un periodo di gestione della Multiservizi per sette strutture cittadine; e ora la nuova fase delle procedure aperte per società sportive e federazioni, con un rigido sistema di garanzie e tutele sul versante della programmazione e gestione, i cui tanti aspetti sono infine stati analizzati nello specifico dalla consulente Caterina Barberio.