DRAGONBOAT / A Bari c'è una bella realtà chiamata Dragon Light Marton
Le origini della disciplina arrivano dalla Cina
È dall'antica storia cinese che arriva ai giorni nostri uno sport che sta prendendo sempre più piede in Italia.
Parliamo del "Dragonboat". Si tratta di un'imbarcazione di venti posti il cui nome proviene dalla caratteristica dello scafo che prevede la testa e la coda del drago.
La storia affiora da antichi miti e leggende uniti da un fil rouge, il drago. In Cina le gare si svolgono durante la Festa di Duanwu che ha luogo il quinto giorno del quinto mese lunare secondo il calendario cinese.
Stando alla leggenda più popolare, la festa ricorre ogni anno ricordando il tentativo di salvare il poeta nazionale cinese Qu Yuan dall'annegamento nel 277 a.C.
Oggi a Bari, riprendendo l'antica tradizione cinese, abbiamo una realtà davvero interessante, la Dragon Light Marton Bari che, metaforicamente salva dall'annegamento tante donne operate di tumore al seno.
Nel 1996, infatti a Vancouver, il medico americano Meckenzie dimostrò che il gesto della pagaiata con il dragonboat portava benefici fisici e psicologici nelle pazienti. Tutte le donne che parteciparono all'esperimento ritrovarono la forza di combattere e in nessuna di loro si sviluppò il temuto linfedema.
Il Dragonboat, però, non è solo legato alle cosiddette "donne in rosa", ma è anche praticato da equipaggi misti per attività amatoriale e agonistica.