Giovanni Malagò saluta la Puglia: «Terra di eccellenze sportive»
In mattinata la Giunta Nazionale si è riunita per la prima volta a Bari, poi la visita a Barletta
Si è conclusa a Barletta con l’inaugurazione alla rinnovata pista d’atletica dedicata a Pietro Mennea la due giorni di Giovanni Malagò in Puglia. Il presidente del Coni Nazionale, arrivato nella mattinata di lunedì, ha visitato diverse realtà e partecipato a molti incontri prima di congedarsi da una regione che ha definito «ricca di storia ed eccellenze sportive».
Nella Sala Consiliare della Città Metropolitana di Bari, subito dopo la Giunta, Malagò ha raccontato con grande entusiasmo gli eventi che lo hanno visto coinvolto, sottolineando alcuni passaggi fondamentali: «Quando sono diventato presidente del Coni ho avuto un’idea che può sembrare banale: siccome ho sempre messo come caposaldo della mia attività il territorio, e cercato con la mia presenza di valorizzarlo il più possibile, mi sembrava naturale portare la Giunta a riunirsi in diverse città, soprattutto per dare un segnale forte che lo sport c’è. Ogni volta cerco di legare le riunioni ad altri eventi, per lo più più ad eccellenze locali sportive. Ecco il perché della visita alla palestra New Marzial di Mesagne del maestro Roberto Baglivo, che è un gigante e merita i massimi riconoscimenti sportivi possibili. Mesagne è un paesino che, frazioni comprese, arriva a contare 30mila abitanti e ieri il sindaco mi diceva che 29mila vivono, parlano e discutono di taekwondo. Questo perché Baglivo è stato il tecnico di Carlo Molfetta, l’unico medagliato d’oro olimpico individuale pugliese vivente, ed esce da questa palestra. Un piccola realtà difesa con i denti, tra mille sacrifici. Ecco perché poi siamo andati a trovare il suo ex insegnante di educazione fisica, nel liceo dove ha studiato Carlo».
L’idea di Malagò su questo tema è chiara e mirata: «Speriamo di riuscire a fare di questo istituto scolastico un Liceo sportivo. Quando con il Ministero della pubblica istruzione inventammo questo indirizzo di studi, era una scommessa e partì da Roma, poi abbracciò altre tre grandi città, fino a coinvolgere tutti i capoluoghi di regione: ora addirittura ce n’è più di uno nelle province con più densità abitativa, con un successo enorme di iscrizioni. Forse qualcuno pensa che studiare in un liceo sportivo sia meno complicato, meno pesante rispetto ad una scuola ordinaria, in realtà una grande quantità di ragazze e ragazzi, che non si allena per le Olimpiadi ma svolge comunque un’attività sportiva di buon livello, con questa formula riesce a fare il proprio sport e contemporaneamente studiare. E si tratta di studenti spesso primi della classe perché, proprio grazie allo sport, hanno un maggior senso della disciplina, conoscono il sacrificio e si sanno organizzare meglio all’interno della quotidianità».
Prima della Giunta il presidente Malagò aveva visitato anche il Cus Bari, rimanendo favorevolmente sorpreso dall’attività svolta: «Il Cus è affiliato a 10 Federazioni, questo è sintomatico di come lavora bene il territorio. Inoltre dispone di un Palazzetto che dovrebbe essere aperto di mattina alle scuole perché è una struttura talmente bella ed importante che va aperta alla città. Nella speranza che formi altri campioni del futuro, altri “Mennea”. Non possiamo permetterci di perdere talenti per strada, anzi: bisogna fare rete ed aiutare chi vuole fare sport. A questo proposito è fondamentale la mappatura degli impianti sul territorio, per avere un’idea chiara di quali funzionano, quali no, quali hanno bisogno di interventi e quali sono completamente fruibili, in modo tale da mettere in atto tutto ciò che è necessario per rimediare alle mancanze. Bisogna intraprendere un nuovo percorso, non solo sportivo, ma soprattutto culturale».
Il presidente Malagò si è detto infine soddisfatto della partecipazione al Galà dello sport organizzato dal Coni regionale, dove ha premiato personalmente alcune delle eccellenze pugliesi: «Antonella Palmisano, Martina Criscio, e poi a seguire tutte le medaglie che hanno sfilato sul palco sono la testimonianza di un fermento sportivo che qui in Puglia genera tanti campioni. Ci sono atleti che fanno discipline molto diverse e lo fanno molto bene, e vanno premiati. A loro va tutto il mio appoggio, così come ai dirigenti che con grandi sacrifici portano avanti la loro passione».