"Il calcio ha bisogno di antidoti sempre piu' efficaci"

Il calcio e' pulito ma bisogna fare argine, trovare antidoti sempre piu' efficaci per evitare che i fenomeni inquinanti abbiano il sopravvento. E' il pensiero convergente di coloro che sono intervenuti alla tavola rotonda "il calcio e' pulito. Scommettiamo?"' promosso alla Camera di Commercio di Bari con il contributo della Banca Popolare di Bari e della Regione Puglia in occasione della riunione del Consiglio Nazionale dell'Ussi, l'Unione Stampa Sportiva Italiana. E le scommesse, argomento di triste attualità, sono state il filo conduttore della discussione. Come ha detto Il presidente dell'Ussi, Luigi Ferrajolo, i tempi nostri l'hanno reso "un problema enorme: in trent'anni siamo passati dagli illeciti partiti da un fruttivendolo e un oste a quelli che hanno origine a Singapore. E in mezzo c'è stato lo scandalo più grave, Calciopoli".
Dopo i saluti dell'assessore regionale allo sport, Maria Campese, e del questore di Bari, Domenico Pinzello, Fabio Poli, partner dello Studio Ghiretti e docente di organizzazione aziendale, ha snocciolato una serie di dati sulle scommesse sportive: 250 miliardi di euro nel mondo e 3,9 miliardi in Italia quelle legali, 100 miliardi nel mondo e 2,5 miliardi in Italia quelle illegali. Secondo Luca Pancalli, vicepresidente del Coni, oggi il sistema sportivo non puo' essere lasciato solo perche' non ha i mezzi per difendersi. E non e' certo solo un problema italiano, Londra - alla vigilia dei Giochi olimpici - ha lanciato l'allarme. Anche per questo e' "intollerabile e offensivo" sentir parlare di amnistie. Da Pancalli, parlando del mondo del calcio piu' in generale, anche una piccola reprimenda alla stampa sportiva che "spesso contribuisce all'innalzamento della tensione".
Bisogna agire sul piano delle regole ma anche come prevenzione, secondo Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio, anche perche' l'illecito sportivo di adesso e' ben diverso da quello di un tempo quando gli accordi erano magari per evitare una retrocessione. Oggi non c'e' un obiettivo sportivo, oggi e' un discorso di soldi. Quei soldi che, come aveva detto in apertura l'assessore comunale allo sport Elio Sannicandro, "determinano comportamenti perversi che inquinano l'aspetto sportivo".
Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B, ha spiegato le varie iniziative prese per salvaguardare la credibilità del calcio e ha annunciato che, al di la' di quanto farà la giustizia sportiva, si procedera' anche per via ordinaria "per far capire a queste persone il danno che hanno fatto".
Danilo Coppola (Aic) ha presentato un video-confessione realizzato dall'Assocalciatori: "dobbiamo cercare di isolare il problema, questo video deve far capire i pericoli della scommessa. Siamo per la linea dura verso chi ha sbagliato". Claudio Garzelli, rappresentante dei direttori sportivi, ha sostenuto la necessita' della formazione per una categoria alle prese con problemi complessi perché possa trasferire determinati valori ed evitare fenomeni come quelli delle scommesse.
Ha chiuso Franco Siddi, segretario FNSI, sottolineando la necessita' di un impegno dei giornalisti per un giusto equilibrio nel trasferire al grande pubblico vicende delicate.