Inaugurato al PalaFlorio di Bari il Museo degli Sport con la Palla
Varato dall’assessorato comunale allo Sport, è il primo in Italia nel suo genere. E’ dotato di tecnologie d’avanguardia, a cominciare da un tavolo touchless per l’area storica
Inaugurato al PalaFlorio di Bari il primo museo italiano dedicato agli sport con la palla. Stamattina il taglio del nastro, con la presentazione alla stampa da parte dell’assessore comunale allo Sport e presidente del Coni Puglia Elio Sannicandro.
Una iniziativa varata dall’assessorato allo Sport, realizzata in collaborazione col Coni e le Federazioni sportive: “Lo sport - ha commentato Sannicandro - è anche cultura, conoscenza. E il Museo offre una gran mole di informazioni, curiosità e scoperte. Incentrandolo poi sugli sport con la palla abbiamo colmato un vuoto anche a livello nazionale. Per di più con dotazioni tecnologiche di altissimo livello, con un evidente ruolo didattico per le scuole: non a caso ora lanceremo un concorso con gli studenti di Lenoci, Salvemini ed Euclide per trovare un nome al Museo. Insomma, un nuovo passo che dà ulteriore prestigio al movimento sportivo cittadino e a una struttura di livello nazionale come il PalaFlorio”.
Finanziato con oltre 147mila euro dal Credito Sportivo nell’ambito di un bando della Presidenza del Consiglio del 2005, il Museo degli Sport con la Palla - ingresso gratuito, viste su prenotazione tramite l’Assessorato allo Sport - offre una panoramica sugli aspetti storici e attuali delle discipline legate all’uso della sfera, con o senza attrezzo, e in particolare pallavolo, pallacanestro e pallamano, più frequentemente di casa al palazzetto.
Vari gli elementi dell’allestimento. Punto di forza è la sala tecnologica al lato nord, con hardware d’avanguardia, a cominciare dal tavolo touchless dell’Area storica, con contributi anche delle Teche Rai: semplicemente passando la mano a una ventina di centimetri sulle varie voci e sottovoci di menù, il visitatore lancia i video che ricostruiscono la storia della palla, dei suoi materiali, nonché di volley, basket e pallamano. In ambito museale c’è solo un altro tavolo simile in Italia, al Museo di Storia Naturale di Venezia.
Altra postazione, l’Area coach, approfondimento riservato a regolamenti, strategie e innovazioni delle tre citate discipline principali del palazzetto. Qui i contributi testuali e foto-video del tavolo touchscreen sono arricchiti da una pannellistica in cui trovano spazio anche panoramiche su pallavolo, pallacanestro e pallamano del territorio.
In altri spazi della sala, un corner per maglie storiche - tra cui, ad esempio, quella del 1976 del primo nazionale pugliese di volley, Michele Carelli - e tre monitor: il primo con interviste ad hoc a grandi campioni (Carlton Myers, Franco Bertoli, Manuela Benelli, Paolo Tofoli, Andrea Giani); il secondo con focus su ottant’anni di basket a Bari e sul volley locale; il terzo con una spettacolare videogallery delle azioni più spettacolari di tutte le discipline coinvolte. Completano i contenuti - destinati a essere implementati nel tempo - le maxi proiezioni a parete con immagini in loop dei più importanti momenti (partite storiche, azioni spettacolari, grandi miti italiani e stranieri) che hanno fatto la storia di pallacanestro, pallavolo e pallamano.
D’impatto infine la pannellistica esterna, dislocata fra le lunghe pareti e le nicchie d’ingresso, sia al lato nord sia a quello sud della struttura: pannelli di sei metri dedicati al PalaFlorio, alla storia della palla, ai suoi materiali, agli sport con la sfera praticati con attrezzo e senza, e grandi immagini di campioni di ieri e di oggi, con una galleria di frasi celebri.