KARATE / Premier League: il brindisino Samuel Stea tra i mostri sacri del karate mondiale

Ad Amburgo Stea sul terzo gradino dl podio

 

Week-end bollente in terra tedesca per il portacolori della Nazionale Italiana Samuel Stea, atleta brindisino allenato dai maestri Francesco Zonno e Danilo Spagnolo, che ha entusiasmato nella prima convocazione come individualista nella Nazionale Maggiore.


Ad Amburgo, nell’ultima gara di Premier League K1 prima dei Campionati del Mondo di Linz (Austria), erano presenti 1200 atleti, in rappresentanza di 72 Paesi. I pretendenti al podio nella categoria di Stea (Kata Maschile) erano ben 129, i migliori al mondo, quasi tutti nazionali alle prese con un difficile test sul proprio livello, in una competizione che dal prossimo anno darà punteggio per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.


Stea ha iniziato la competizione forte del sostegno del plurititolato Luca Valdesi (ex Campione del mondo, attuale CT dell’Italia): partenza di slancio con un secco 5-0 ad un atleta di casa. Nel secondo incontro l’atleta azzurro ha inflitto agevolmente un 4-1 al cinese Chien Tu Ting poi Stea è passato nel terzo e proibitivo incontro contro l’egiziano Sayed Mohamed Handy, per 3-2. Nel turno successivo ad aspettarlo c’era il connazionale Giuliani Alessio, già battuto l’anno precedente in occasione della Finale del Campionato Italiano Juniores: il risultato non cambia e finisce 4-1 per il brindisino.
Ai quarti di finale lo stop momentaneo del giovanissimo Stea, che ha perso contro il campione del mondo in carica, Damian Quintero. Una sconfitta che, tuttavia, ha dato la possibilità all’atleta della Metropolitan Karate di Brindisi di essere ripescato per il terzo posto. L’azzurro non si è fatto intimorire e, con una splendida doppietta ai danni dei due atleti turchi Ilgezdi Gokai (nazionale U21) e Yakan Mahmei (Nazionale Maggiore) ha conquistato una medaglia di Bronzo pesantissima, piazzandosi tra i più forti del ranking Mondiale.

Nella foto da sx: Damian Quintero (SPA), Antonio Diaz (VEN), Samuel Stea (ITA) e Issei Shinbaba (JAP)