“Il mare barese e lo sport, risorse chiave di una città attiva”
Elio Sannicandro all’ex Palazzo delle Poste, per il ciclo “Incontri di Sport” organizzato dal Coni Puglia. Sull’acqua e l’attività motoria, le testimonianze dei campioni Roberto Ferrarese, Ruggero Verroca e Nicola Guardavaccaro
“Il mare è una incredibile risorsa per Bari e i suoi cittadini. Da valorizzare anche termini di cultura sportiva, per comprendere come lo sport si coniuga con l’utilizzo armonico dell’ambiente. Un percorso partito con i Giochi del Mediterraneo, che portarono alla nascita di Pane e Pomodoro e del bacino nautico, seguiti poi da Torre Quetta, e che oggi prosegue col nuovo piano regolatore, in cui il lungomare sud è concepito come un parco costiero, per attività ludiche, sportive e ricreative. Mentre per il recupero a nord, parlo del già appaltato waterfront di San Girolamo, da Lamasinata a Lama Balice, non tutti sanno che è stato concepito per la parte sportiva anche raccogliendo gli input di federazioni e società agonistiche legate agli sport d’acqua”.
Così Elio Sannicandro, presidente del Coni Puglia e assessore allo Sport al Comune di Bari, focalizza il ruolo del binomio sport e mare, tema protagonista di una tavola rotonda all’ex Palazzo delle Poste per il ciclo “Incontri di Sport”: appuntamenti pubblici organizzati a Bari dal Coni Puglia, per diffondere la cultura sportiva e i suoi valori attraverso la testimonianza diretta di esperti e grandi campioni.
E infatti a tener banco sono stati i racconti in prima persona, decisamente affabulatori, di tre campioni baresi: il velista Roberto Ferrarese, pluricampione mondiale, olimpionico a Mosca 1980 e come tecnico a Londra 2012, due edizioni di Coppa America; il canottiere Ruggero Verroca, vincitore negli anni Ottanta di 5 mondiali di coppia, un oro e due bronzi mondiali nel singolo, e olimpionico a Los Angeles; l’esperto di apnea e pesca in apnea Nicola Guardavaccaro, a cui si è aggiunto anche il contributo del giovane cussino Davide Gabriele, bronzo europeo e quarto ai mondiali – entrambi under 21 – di canoa polo. Testimonianze dirette delle loro esperienze, fra emozioni e anedottica, per animare una tavola rotonda arricchita dai contributi di un esperto del mare come Nicolò Carnimeo - in rappresentanza del’Ateneo barese - e da spettacolari filmati su vela, canottaggio e affini, commentati e spiegati dai protagonisti, svariando dai consigli per chi si avvia alla pratica alle imprese olimpiche. Una narrazione ammaliante, fatta di storie personali, a partire dai primi approcci col mondo acquatico, con denominatori comuni, riassumibili in poche, semplici, parole, più volte riecheggiate: amore, passione, ecologia, natura.