PESI / Coppa del Mediterraneo, argento per Sara Alemanno



La salentina Sara Alemanno è tornata con un argento appeso al collo da Malta, dove nello scorso week end si è disputata la V Coppa del Mediterraneo di Pesisti-ca. Sara, 24 anni compiuti da poco, plurimedagliata campionessa italiana, nel giro della Nazionale dal 2001 ed in procinto di passare nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato dopo essere cresciuta come atleta e come donna nella società “Body’s Training” di Copertino del papà-allenatore Franco, è stata protagonista di una strepitosa performance.
La classifica individuale e quella di squadra della competizione a cui hanno preso parte 8 Nazioni oltre all’Italia (Cipro, Libia, Israele, Malta, Serbia, Slovenia, Spagna e Turchia) sono state infatti stilate tenendo conto dei punteggi Sinclair degli atleti, ovvero un punteggio calcolato tenendo presente il totale sollevato, il peso effettivo dell’atleta ed un coefficiente assegnato dalla Federazione, che consente così di equiparare le prestazioni di atleti appartenenti a categorie di peso. In base alla sua prestazione Sara non ha solo contribuito a far piazzare - per la prima volta in questa manifestazione - l’Italia seconda, dietro la Turchia e davanti ad Israele, ma ha ottenuto lei stessa un prestigioso argento sollevando un totale di 167 kg.
«L’oro non era alla nostra portata per una serie di motivi – spiega il tecnico Franco Alemanno -. Il primo è che Sara era molto leggera rispetto alle avversarie, di conseguenza il coefficiente era più basso; il secondo é che Sara e tutti gli atleti italiani in generale sono abituati a gareggiare su pedane molto differenti da quelle che c’erano a Malta; il terzo é che i turchi in questa specialità sono pressoché imbattibili».
Dopo aver agevolmente superato la prova di ingresso a 73Kg, Sara ha fallito le successive due prove a 76kg nello strappo ma ha poi compensato gli errori con un’entusiasmante serie nello slancio dove, dopo aver superato  la prima prova a 90kg, ha sollevato 94kg nella seconda (suo primato personale della specialità) e fallito la terza alzata a 98kg.
«I 73kg ed i 90kg d’ingresso erano già un successo perché lei non era mai partita con questi carichi. È chiaro che ogni allenatore spera che il suo atleta dia il massimo, e lo dico indipendentemente dal fatto che Sara è mia figlia, ma devo ammettere che è stata davvero bravissima. Voleva salire sul podio e ci è riuscita, si è allenata tanto e questa è una grande soddisfazione, per tutti. Il suo passaggio alle Fiamme Oro? Non è ancora sicuro perché lei vuole entrare solo ed esclusivamente come atleta, ecco perchè i tempi sono più lunghi, altrimenti avrebbe potuto arruolarsi già 4 anni fa. Io spero che ce la faccia perché è un’ottima atleta, è integra fisicamente e sono sicuro che può dare ancora tanto allo sport italiano».