Sport per integrare i giovani migranti
Da sabato a Bari un progetto Coni Puglia e assessorato comunale al Welfare per 50 stranieri non accompagnati dei centri di accoglienza: per loro nuoto, atletica e capoeira. Coinvolti anche ragazzi baresi
L’integrazione sociale passa anche dallo sport. Specie in Puglia, punto di passaggio cruciale per migranti provenienti da territori in condizioni complicate. Dunque dal Coni Puglia, in collaborazione con l’assessorato al Welfare del Comune di Bari, nasce “Sport e Integrazione”, un progetto che parte a Bari il 6 ottobre e termina a dicembre, dedicato ai giovani stranieri non accompagnati dei centri di accoglienza di Bari e dell’hinterland, per accelerarne l’inclusione sociale attraverso lo sport, veicolo in grado di velocizzare questo processo. Ciò anche coinvolgendo giovani baresi per sviluppare relazioni e interscambi culturali, essenziali per il consolidamento del tessuto sociale della città.
“Il progetto - spiega il presidente del Coni Puglia Angelo Giliberto - mira a raggiungere degli obiettivi specifici nel breve periodo che abbiano ricadute positive nel medio-lungo termine. E’ ormai acclarato che l’attività sportiva è essenziale per la salute psico-fisica, ma non bisogna tralasciare le ripercussioni positive socioeducative, altrettanto fondamentali per il miglioramento della qualità della vita degli individui e delle comunità”. Per l’assessora al Welfare Francesca Bottalico “è un intervento non solo di carattere sportivo ma soprattutto di tipo culturale e a forte valenza sociale. Visti anche i gruppi misti composti da ragazzi baresi e ragazzi stranieri non accompagnati. Le attività, peraltro, sono state individuate dopo un attento ascolto dei loro desideri, e valutando sport in grado di permettere una rielaborazione dei loro vissuti, spesso traumatici per molti di loro. Mi riferisco in particolare al nuoto e all’inevitabile collegamento con il mare, attraverso cui sono arrivati in Italia. Anche per questo sono stati scelti operatori e insegnanti con una preparazione pedagogica, che saranno supportati dagli educatori degli Sprar e delle comunità educative”.
Il percorso è promosso in collaborazione con Casa Shalom (Caps), Casa delle Culture (centro polifunzionale), La Casa dei Ragazzi del Mondo (Comunità “Surprise”, Comunità “Don Gallo”, Appartamento neo-maggiorenni, Gruppo Appartamento “P. Impastato”, Gruppo Appartamento “Don Tonino Bello”) e Arci - Comitato Territoriale di Bari, ed è rivolto a circa 50 giovani, suddivisi in fasce d’età (14-17 e 18-23). Una proposta multi-sportiva, che abbraccia più discipline, in cui i giovani verranno seguiti da tecnici Coni e - grazie alla collaborazione con le Federazioni e gli Enti di Promozione Sportiva - tecnici federali, affiancati da un operatore culturale.
Tre le attività sportive individuate: nuoto, atletica e capoeira. Il nuoto, che fornirà anche i fondamentali della disciplina si svolgerà nella Piscina “Hotel Majesty” (via G. Gentile 97/B, martedì e sabato con due turni orari dalle 11:30 alle 13:30). L’atletica, in collaborazione con i tecnici federali della Fidal, al Campo Scuola di Atletica Bellavista (via G. Gentile 6, il lunedì e giovedì con due turni dalle ore 10 alle 12 e, solo il giovedì, anche due turni dalle 17:30 alle 19:30). La capoeira, disciplina brasiliana che rafforza la componente psicologica deputata all’autocontrollo - dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco - vedrà impegnati ragazzi migranti e baresi nel Centro Arci Studio danza di Bari (corso A. De Gasperi 379/E, il lunedì e giovedì dalle 20 alle 21 e la domenica dalle 19:30 alle 20:30).
In foto il Bellavista, una delle sedi coinvolte nel progetto.