
Riapre la piscina comunale di Molfetta. L’amministrazione comunale ha infatti chiesto al Coni
Puglia di riprendere a curare - e sarà per il settimo anno, dopo la scadenza della convenzione
avvenuta questa estate - l’attività gestionale dell’impianto,
all’avanguardia in Italia sia per soluzioni tecniche e materiali adottati, sia per i risultati
ottenuti in questi anni sulla base di un modello gestionale
innovativo.
Risultati che, assieme ai programmi della nuova stagione, sono stati presentati da Coni e
Comune stamattina nella stessa Piscina. Le vasche riapriranno a dicembre; i corsi
saranno avviati a gennaio; intanto già da lunedì ci si potrà iscrivere contattando la segreteria
(tel. 080 3354745) .
Dopo la riconsegna dell’impianto, a luglio, da parte del Coni al Comune,
quest’ultimo ha avviato lavori di manutenzione all’interno e all’esterno. Lavori che stavano però
portando a una chiusura prolungata della struttura: ed ecco che, per non correre il rischio di
restare un’intera stagione senza piscina, il Comune a ottobre ha chiesto al Comitato olimpico
regionale di tornare subito a occuparsi della gestione fino a luglio 2009, attivando la sua rete di
istituzioni - dalla Federnuoto al Comitato Italiano Paralimpico - e società affiliate.
Del resto, in questi sei anni di
gestione Coni - come hanno spiegato il sindaco di Molfetta Antonio Azzollini, gli assessori comunali
ai Lavori pubblici, Mariano Caputo, e allo Sport Enzo Spadavecchia, con il presidente del Coni
Puglia Elio Sannicandro - anche i numeri parlano chiaro: una media annua di circa 4.200
utenti, di cui 3.500 per i corsi di nuoto o il nuoto libero assistito. Dando
spazio a tutte le fasce, con particolare attenzione alla funzione anche sociale di un impianto
sportivo: si pensi al coinvolgimento ogni anno in media di un’ottantina di disabili, di 5 istituti scolastici per 350 alunni, di 44 ragazzi segnalati da servizi sociali,
Onlus eccetera; ma anche all’utilità del nuoto neonatale (160 presenze nei sei
anni). E ancora: una media annua di 216 tesserati per attività
agonistica e pre-agonistica (con annesso utilizzo della palestra a beneficio soprattutto delle
squadre agonistiche); gli spazi gratuiti alle società sportive come la Molfetta
Nuoto e la Rari Nantes Bari per allenamenti e gare ufficiali di campionato per nuoto e pallanuoto;
l’utilizzo gratuito alla Fin-Puglia e Cip per lo svolgimento delle gare ufficiali del
calendario agonistico; i corsi per attività subacquee; il ripetuto utilizzo gratuito per tante
manifestazioni, dalle finali regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi a quelle
ludico-sportive di fine corsi.
Senza
dimenticare i risvolti occupazionali - in media circa 30 istruttori e una decina di
collaboratori all’anno - e le innovazioni legate al profilo strutturale: basti ricordare, ad
esempio, che la piscina molfettese è stato il primo impianto sportivo in Puglia a utilizzare
pannelli solari.
Un quadro che
costituirà l’ossatura anche di questa nuova stagione. E che ha saputo anche rendere l’impianto un
catalizzatore anche per i comuni limitrofi (Terlizzi in particolare), da cui proviene più del 30 per
cento dell’utenza.


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dei materiali, maggior navigabilità, più utility e massima flessibilità anche nella fase del
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Due titoli italiani juniores per atleti della la Terra di Bari. E’ il bilancio della rappresentativa pugliese di pugilato ai tricolori di Crotone. Sul primo gradino del podio sono saliti il barese di adozione (è nato a Torre Annunziata) Gianluca Ghiadri, dell’Accademia Pugilistica Portoghese, primo nella categ. 54 Kg, e l’andriese Domenico Zinfollino, della società Andriese, leader incontrastato nella categ. 57 Kg.

Quasi la metà delle migliori palestre scolastiche di Bari, nelle ore extrascolastiche, non è sfruttata dalle società sportive. Da un lato il patrimonio impiantistico, che è lì, realizzato dal Comune (per le scuole primarie e secondarie di primo grado) e dalla Provincia (secondarie di secondo grado): e ormai l’81% delle scuole baresi sono dotate di palestre o spazi dedicati. Dall’altro la richiesta di spazi da parte di associazioni ed enti sportivi, una costante storica. Di qui l’appello congiunto, lanciato da Comune e Coni locale, al mondo della scuola: presidi e Consigli d’istituto siano più sensibili al tema, e aprano le palestre al territorio. Come, del resto prevedono più norme: dalle leggi dello Stato - si pensi all’art. 90 della L.289/2002, che al comma 26 recita 'le palestre scolastiche devono essere a disposizione delle società sportive' negli orari extracurricolari - alle circolari ministeriali, fino al regolamento comunale che già dal 2005 stabilisce le modalità per consentire l'uso delle palestre scolastiche.
Sul tema dell’utilizzo di questo patrimonio impiantistico, il Comune e il Coni provinciale hanno condotto una indagine conoscitiva ad hoc. E’ la prima sul tema, ed è contenuta in un opuscolo, presentato stamattina in Comune, che fotografa l’attuale patrimonio cittadino delle palestre scolastiche, ma non solo. Soprattutto, collega quest’ultimo al suo concreto utilizzo, da parte degli studenti, ma anche da parte di soggetti esterni, associazioni e società sportive in testa. Partendo dal presupposto che le 108 palestre scolastiche pubbliche monitorate sul campo, siano un bene troppo prezioso per non aprirsi al territorio e rimanere utilizzate solo negli orari di lezione.
Una sorta di censimento ragionato, insomma, per conoscere la situazione, e quindi capire attraverso quali leve incrementare per migliorare ancor più l’utilizzo dell’impiantistica sportiva scolastica: punto comune degli interventi succedutisi nella presentazione di oggi a stampa e dirigenti scolastici, da parte del sindaco Michele Emiliano e degli assessori comunali allo Sport, Elio Sannicandro, e alla Pubblica istruzione, Pasquale Martino.
Ed ecco che entrano in ballo i grafici riassuntivi dell’opuscolo, che sintetizzano il blocco finale di schede dedicate agli impianti delle singole scuole. Osservandoli, balza subito agli occhi un aspetto, che deve far maggiormente riflettere: come detto, nella fascia delle palestre migliori, che sono ben 86, solo 45 sono utilizzate da società sportive in attività extrascolastiche. Appena il 52 per cento. Ed ecco, quindi, dove puntare: riuscire a mettere in contatto la domanda, la fame costante di impianti e spazi da parte di tante società ed enti sportivi cittadini, con la disponibilità di questi spazi scolastici, per un loro pieno utilizzo da parte di tutti: studenti, atleti, amatori, cittadini.
Le altre statistiche, aiutano a inquadrare meglio il fenomeno. Rispetto a quelle 86 palestre scolastiche di fascia alta, ad esempio, spicca come le palestre della scuola secondaria di secondo grado siano quelle di maggiori dimensioni e più idonee alla pratica sportiva. Eppure proprio le palestre di licei e istituti tecnici risultano quelle meno accessibili alle società sportive e, quindi, meno aperte al territorio: lo sono solo 10 su 26, contro una media del 75% per scuole primarie e secondarie di primo grado. Altri dati: 13 le scuole che hanno adattato altri spazi a palestre, 17 gli istituti ancora privi di spazi idonei, 3 che dispongono di spazi inagibili.
Per quanto riguarda poi l’utilizzo scolastico, in questi ultimi anni si molto intensificato, grazie a varie iniziative realizzate per portare più sport a scuola, avviando i ragazzi a discipline diverse dalle solite attraverso la guida di istruttori qualificati: si pensi a progetti curriculari che hanno puntato ad ampliare tempi e modi di utilizzo delle palestre, come “1,2,3 Via!” voluto riproporre da Comune e Coni; o al progetto Coni Puglia Stars, che ha coinvolto anche il capoluogo, grazie alla sensibilità di un partner come la Banca Popolare di Puglia e Basilicata. E proprio nell’ambito del Coni Stars, quest’anno si aggiunge anche un nuovo, grande tassello: il progetto “Tennistavolo a Scuola”, in collaborazione con la Federazione sportiva. Ossia, una cinquantina di tavoli da gioco, insieme ad una dotazione di racchette e palline, forniti gratuitamente a oltre una trentina di plessi scolastici - delle scuole sia primarie sia secondarie di primo e secondo grado - che hanno aderito, avendo uno spazio idoneo a collocarli. Infine, per supportare chi già è impegnato nel tennistavolo e per avvicinare quanti volessero cimentarsi in questo sport in modo continuativo, da citare la nascita di un centro tecnico federale al Liceo Scientifico G. Salvemini.
Per sacricare l'opuscolo