Parte domani la tre giorni "Winter della Befana": c'è tempo fino alla mezzanotte di oggi per le iscrizioni. Sulla home page del sito Assolaser (www.assolaser.org) è possibile effettuare l'iscrizione on line, e consultare la lista degli iscritti. L'evento richiama talenti da ogni parte d'Italia, e sono già arrivati a Monopoli alcuni atleti di circoli campani, molti pugliesi, e addirittura un atleta dal trentino.
Domani la prima regata è prevista per le ore 13.00, in modo da poter disputare anche la seconda prova in programma qualora le condizioni meteomarine lo permettessero. Le previsioni danno un vento fra i 7 ed i 9 nodi, direzione Nord NordEst.
Il mondo dello sport pugliese rivede un po’ di luce: approvando il bilancio di previsione, la Regione ha aumentato i finanziamenti per il settore, portandoli a 2,5 milioni, dopo uno stanziamento iniziale di soli 500mila euro. Somma che avrebbe condannato al buio più totale l’intero movimento sportivo pugliese, come aveva denunciato ai media, a dicembre, il Consiglio regionale del Coni, massimo organismo istituzionale dello sport in Puglia. “La decisione di potenziare i fondi per lo Sport - commenta il presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro - rappresenta un indubbio passo in avanti. Va dato atto al governatore Vendola, all'assessora Campese e ad alcuni consiglieri regionali, di aver rimediato con senso di responsabilità, dimostrandosi sensibili al tema e alla voragine in cui rischiava di sprofondare un settore che opera in un quadro di volontariato”.
In Puglia vi sono oltre 800.000 praticanti sportivi ed operano oltre 9.000 società che organizzano e promuovono lo sport per tutti, a vari livelli, senza differenze di età, di genere e di condizione socio-economica. I finanziamenti per lo sport incideranno sull’attività di migliaia di bambini e studenti, che non avrebbero potuto partecipare ai progetti sportivi loro dedicati, e di migliaia di atleti pugliesi, esposti a rischio di preclusioni nelle loro attività agonistiche.
Col nuovo stanziamento diventa dunque più realistico evitare la scomparsa di società e la perdita di fiducia da parte di tanti dirigenti volontari in grande difficoltà, costretti quasi a cessare la loro preziosa attività di educazione, prevenzione e dedizione alla crescita culturale e sociale del territorio. “Si è compreso, insomma - conclude Sannicandro - che penalizzare lo sport significa impedire il recupero dei giovani dal disagio sociale, ma soprattutto impedire ai bambini pugliesi di migliorare la propria qualità di vita”.