Il Telephonica Gioia del Colle torna in serie A1. Con una giornata di anticipo, la squadra barese conquista la promozione nel massimo campionato e riporta così in A1 il Sud Italia che quest'anno era completamente scomparso. Nella penultima giornata il Gioia ha vinto a Schio per 0-3 (set: 20-25 23-25 19-25) ed ha allungato a 3 punti il vantaggio dalla seconda classificata, Adriavolley Bernardi Trieste, che ha vinto solo al tie-break contro il fanalino di coda Asti (2-3; 25-20 25-23 20-25 19-25 10-15). Il Gioia è promosso con una giornata di anticipo perché a parità di punti in classifica vale il numero di incontri vinti (20 per il Gioia, 18 per il Trieste). E, dunque, la festa può cominciare. Il 1° maggio, ultima di campionato, con il Loreto in visita, la Telephonica farà sicuramente una grande festa per festeggiare il ritorno in A1.
L’Italia del tennis - che vince - parla pugliese, come insegna la Federation Cup. Nella partita inaugurale della competizione, che è l’equivalente femminile della Coppa Davis, sono state la la tarantina Roberta Vinci e soprattutto la brindisina Flavia Pennetta a trascinare la formazione capitanata da Corrado Barazzutti al passaggio del turno. Nella vittoria ottenuta in Svezia (3-2), Flavia Pennetta (67 del ranking mondiale) e Roberta Vinci (152) sono infatti risultate determinanti. La brindisina ha messo lo zampino in tutti e tre i punti arpionati dall’Italia, imponendosi nei suoi due match di singolare e contribuendo in doppio, assieme alla Vinci, alla conquista del terzo punto. La coppia, come già accadde quando trionfò al torneo Juniores del Roland Garros di Parigi, ha dimostrato sul sintetico scandinavo di essere particolarmente affiatata, spingendo l’Italia al secondo turno della prestigiosa Confederation Cup.
Aldo Nuovo, della società Over Fishing Salento, si è aggiudicato il titolo di Campione Italiano nel Long Casting categoria Fisso. Al terzo posto un'altro atleta dell'Over Fishing Salento, Enzo Zippo. Il Campionato si è svolto a Grosseto sul campo Federale della Fipsas. La disciplina del Long Casting si pratica con canne da pesca e consiste nel lanciare il piombo in un cono avente ampiezza di 30°. Aldo Nuovo ha lanciato il piombo di 150 grammi a poco meno di 200 metri.
Taranto euforica per il primo scudetto della sua storia, ottenuto grazie all'impresa del Cras. In migliaia sono accorsi in piazza Castello per salutare le magnifiche 'dieci'. Attraverso l'ironia di Nino Frassica la squadra jonica ha festeggiato in un bagno di folla la meravigliosa stagione culminata nello storico tricolore. E lo stesso sindaco di Taranto Rossana Di Bello ha scelto la festa scudetto per tranquillizzare i tarantini sul futuro della squadra di basket femminile. La gara 5, decisiva, è finita con le lacrime incontrollate e coinvolgenti di Tari Phillps, incredula, sul parquet della Pool Comense, abbracciata da un tifoso. Il primo scudetto della storia del Cras Taranto - e del basket pugliese - è diventato realtà alla fine della quinta partita di una serie finale vibrante. La squadra pugliese ha sovvertito ogni pronostico battendo fuoricasa le campionesse in carica (fino a ieri) della Pool Comense per 44-53, con intelligenza tattica, difesa attenta e un grandissimo cuore. In meno di una settimana il Cras ha violato il parquet della squadra dell’ultimo decennio per la seconda volta, mandando la squadra del presidente D’Antona ed i numerosi tifosi tarantini accorsi a Casnate in visibilio. Una supremazia schiacciante, suggellata dal tecnico avversario Fossati, che molto signorilmente, con qualche secondo di anticipo sulla fine della sfida si è recato dal collega Molino, per complimentarsi della vittoria. Alla fine è esplosa la gioia collettiva di allenatore, dirigenti, giocatori e tifosi. La formazione allenata da Nino Molino - in 4 anni passata dalla C al vetta d’Italia - per la quarta volta nella storia del campionato femminile porta il titolo italiano al Sud, dopo aver conquistato anche la Coppa Italia, sempre contro Como lo scorso aprile a Mestre.
Conversano sempre più vicino al primo storico scudetto di pallamano. Dopo una rincorsa lunga 8 mesi, con 22 incontri di stagione regolare, una finale a otto di Coppa Italia, due gare di quarti e due di semifinali, la Papillon si aggiudica la prima delle cinque finali scudetto, battendo 27 a 17 il Prato in un Palasangiacomo gremito in ogni ordine di posto. Successo netto, grazie ad una strategia vicente ormai collaudata e soprattutto ad un maggiore tasso tecnico rispetto ai toscani, finalisti anche l'anno scorso. Primo tempo combattuto ed equilibrato: si chiude 13-10 per la Papillon. Che poi nella ripresa ha preso il largo, chiudendo con 10 punti di distacco, nel tripudio dei tifosi e con il patron Spartano a far festa sotto la curva a fine partita insieme ai suoi giocatori. Miglior realizzatore dei conversanesi, Thorsson, con 9 reti. Ottima prestazione anche del portiere Fovio. La Papillon, ora, dovrà affrontare l'impegnativa trasferta di mercoledì 14 a Prato. Vincendo, potrebbe poi conquistare il tricolore sabato prossimo nella terza gara di finale, di nuovo a Conversano.