Archiviato il ko col Giappone, l'Italia torna a vincere a Matera contro gli Usa (al tie-break) e si qualifica come terza per la fase finale insieme a Usa, Olanda, Corea, Russia e Cina. Dunque, dopo tre sconfitte al tie-break, sono le azzurre stavolta a ribaltare la situazione. Sotto di due set, rimontano e superano al quinto set gli Usa nella riedizione della finale che nei Mondiali di Berlino ha portato all'Italia l'oro e l'iride. Nell'altro girone decisivi gli scontri diretti: passano Corea del Sud, Russia e Cina, quest'ultima meglio del Brasile solo per il quoziente set. Per il round-robin, un mini-campionato tra le sei squadre, si gioca di nuovo sui campi di Gioia del Colle e Matera (da domani a mercoledì) mentre sabato e domenica, per le ultime due giornate, entra in gioco Andria.
Comincia male per l'Italia la fase finale del World Grand Prix, il più importante torneo annuale mondiale delle donne che quest'anno per la prima volta si svolge in Europa ed in Italia, sui campi di Gioia del Colle, Matera e Andria. Le azzurre sono state sconfitte dall'Olanda al tie-break, (2-3: 25-23, 25-23, 34-36, 24-26, 17-19), subendo così la quarta sconfitta al tie-break nel Wgp (la seconda con l'Olanda). Le ragazze di Bonitta sono state rimontate quando erano in vantaggio 2-0 ed hanno sciupato ben 9 match-ball nel terzo set, due nel quarto ed uno nel quinto, al tie-break decisivo. Questo pomeriggio a Matera (ore 16,15) l'Italia affronta gli Usa, già battuto nel round preliminare.
Se non fosse già qualificata di diritto per le finali di Andria del 2 e 3 agosto, l'Italia di mister Bonitta avrebbe già lasciato il Grand Prix di volley femminile. Ridimensionata nei risultati, nei valori tecnici e, con ogni probabilità, anche nelle ambizioni in vista degli europei di fine settembre in Turchia. Le azzurre hanno rimediato l'ennesima sconfitta, contro gli Usa (la quinta in sette partite), nell'affollato Palasassi di Matera. Troppo per le campionesse del mondo, pur prive di atlete del calibro di Mello, Piccinini e Rinieri, si sono fatte sentire. Gioco facile per le statunitensi che hanno chiuso i parziali a 19, ancora 19 e 24. Oggi alle 16.30, terza gara contro la Cina, più per la gloria che per il titolo.
Niente da fare per le azzurre contro la Cina. Perdendo per 1-3 (22-25, 25-23, 15-25, 20-25) l'Italia abdica definitivamente da un World Grand Prix che non l'ha mai vista tra le protagoniste, nonostante il fattore campo e sebbene il ct Bonitta ci abbia provato cambiando otto volte la formazione titolare. È la terza sconfitta consecutiva nella fase finale del torneo che si disputa in Puglia e Basilicata, la sesta in otto gare fin qui giocate. Il World Grand Prix, il più importante torneo annuale mondiale per le donne, si è fermato due giorni per il trasferimento delle sei squadre finaliste ad Andria e Bisceglie (nel palasport biscegliese per gli allenamenti). Il Comitato organizzatore locale andriese, guidato da Luisa Rizzitelli e organizzativamente sostenuto dalla Lines Tradeco Altamura, è nel pieno del lavoro. La prevendita va bene e la Federazione internazionale (Fivb) ha dato l'ok sia agli impianti sportivi che alle strutture alberghiere che ospitano le sei finaliste. Il Wgp ricomincia sabato con Italia-Russia, la sfida delle azzurre alle detentrici del torneo. E i giochi si concludono domenica con il sicuro scontro diretto decisivo Russia-Cina.
Davanti a 2mila persone l'italo-argentino Martin Vassallo ha vinto la quinta edizione della Trani Cup, Atp challenger, circuito internazionale maschile del tennis professionistico. Il ventitreenne nato a Buenos Aires, ma naturalizzato italiano dal 1990, ha sconfitto in finale sul campo centrale dello Sporting club di Trani lo spagnolo Francisco Fogues. In novanta minuti il tennista testa di serie numero 1 del torneo si è imposto per 6-3, 7-5, portando a casa un assegno da 3.600 euro e 50 punti validi per la classifica Atp, che lo portano dal 163esimo al 113esimo posto della classifica mondiale.