

Torna un podio europeo in terra pugliese per la disciplina olimpica del judo grazie a Lucia Tangorre, confermatasi atleta di valore internazionale con l’argento europeo juniores conquistato a Tallin, capitale dell’Estonia, nella categoria oltre 78 Kg. Al termine di un’estate trascorsa in giro per l’Europa tra competizioni e stages, marcata stretta dai tecnici nazionali Luigi Guido e Dario Romano, l’azzurra (in foto con Daio Romano e, a destra, Denise Zaccaria) è riuscita a concretizzare tutta la gran mole di lavoro al momento giusto e nella competizione giusta. Inizia alla grande l’atleta delle Olympia Gioia del Colle del Maestro Michele Girardi, marcando Ippon all’ostica austriaca Julia Pfeifer; ancora con un Ippon si sbarazza della spagnola Coneiero Lozano per presentarsi all’incontro decisivo per l’accesso alla finale. Incontro delicato contro la russa Polina Belousova che gode dei favori del pubblico di casa: ma è ancora vincente la risposta di Lucia che conquista la finale per Waza Ari. A questo punto tutti sognano l’alloro continentale e, forse, la tensione gioca un brutto scherza alla pugliese che finisce sul secondo gradino del podio europeo sconfitta dalla francese Ketty Mathe. “Ho sperato sino all’ultimo secondo - confida il Maestro Girardi - nella vittoria finale che, senza nulla togliere alle avversarie, resta alla portata di Lucia. I tecnici della nazionale stanno facendo un eccezionale lavoro e confido che Lucia ci darà ancora grandi soddisfazioni: spero già in occasione del prossimi Mondiali juniores previsti in ottobre a Santo Domingo”. Bella ma sfortunata l’esperienza dell’altra judoka pugliese impegnata oggi a difendere i colori azzurri nella categoria 78 kg.: Denise Zaccaria, tesserata per la Judo Kyai Ostuni del Maestro Francesco Bufano, fermata nei gironi eliminatori. Commento finale di Erminia Zonno, responsabile del movimento judoistico regionale: “L’argento europeo premia le fatiche della nostra atleta più rappresentativa ed al tempo stesso centra l’obiettivo prefissato dalla dirigenza regionale del comitato pugliese della FIJLKAM con il programma denominato “Verso Pechino 2008”: una serie di appuntamenti scadenzati con gli allenatori della nazionale italiana e gli atleti azzurri più rappresentativi (per tutti l’oro olimpico Pino Maddaloni) al fine di migliorare le prestazioni ed i risultati dei nostri ragazzi”.


I campioni d'Italia della Pallamano Conversano centrano il grande slam, conquistando il primo trofeo della stagione, la Supercoppa italiana. I biancoverdi si sono imposti in casa per 25-23 sul Prato, al termine di una gara sempre molto equilibrata. Miglior marcatore dell'incontro Civelli, con 7 reti. La prestigiosa vittoria permette ai conversanesi di dimenticare l'eliminazione dalla Champions League ad opera dei rumeni del Costanza ed è il miglior viatico per il campionato che comincia il 23 settembre con ai nastri di partenza, per la prima volta nella storia, altre due squadre pugliesi: Junior Fasano e Italgest Casarano.


Il Real Statte, campione d’Italia di calcio a 5 femminile, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo la supercoppa italiana, battendo ad Eboli la Virtus Roma Ciampino (4-1).


Si è conclusa con una medaglia di bronzo la partecipazione della barlettana Pia Carmen Maria Lionetti ai campionati europei Targa all’aperto disputatisi all’”Equestrian Center” di Atene (Grecia). La diciannovenne tesserata per la “Polisportiva Arcieri del Sud” si è aggiudicata l’equilibrata finale per il terzo posto contro la compagna di squadra Elena Toletta, superata per 96-95, conquistando l’unica medaglia della spedizione azzurra femminile nella specialità dell’arco olimpico. Un ottimo risultato, soprattutto se si considera che questa è la prima stagione da Senior della giovanissima Lionetti, e che va ad aggiungersi al successo a squadre ottenuto nello scorso mese di luglio all’European Grand Prix di Sassari, al titolo italiano di classe Seniores ottenuto a Castenaso (BO) e al terzo posto nella prima prova di “World Cup” disputata a Porec (Croazia). Già domenica prossima Pia Lionetti partirà per la Cina perché convocata ancora dal direttore tecnico Luigi Vella nel gruppo (sempre insieme a Tonetta e Perosini) che parteciperà alla quarta tappa di “World Cup 2006”, in programma dal 27 al 30 settembre prossimi. Un altro impegnativo esame sulla strada per i Giochi Olimpici di Pechino 2008 e, soprattutto, l’occasione per confrontarsi contro le forti tiratrici asiatiche (soprattutto cinesi e coreane) che parteciperanno numerose alla prova cinese di Coppa del Mondo. In questa gara saranno distribuiti gli ultimi punti in palio per un possibile e importante piazzamento tra le prime della classifica generale, che consentirebbe l’ammissione alle finali di “World Cup 2006” in programma dal 22 ottobre a Merida, in Messico.


Cede il ginocchio della campionessa belga Justine Henin-Hardenne quando le azzurre Francesca Schiavone e Robertina Vinci erano in vantaggio 2-0 al terzo set sulla coppia belga (Henin-Flipkens) e la Fed Cup va all'Italia. Le tenniste azzurre riescono in un'impresa storica e conquistano il più prestigioso trofeo del tennis femminile a squadre, una vera e propria 'Davis' delle donne. Finisce con un briciolo di imbarazzo davanti alla tristezza del pubblico belga (che ha fatto un tifo infernale e, a tratti, scorretto), ma la brindisina Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Mara Santangelo e la tarantina Roberta Vinci hanno tutto il diritto di festeggiare, di cantare a squarciagola l'inno (e anche il 'Po-po-po-po') abbracciate al loro allenatore Corrado Barazzutti visibilmente commosso. Tutto, a Charleroi, è andato secondo le previsioni. C'è stato il previsto strapotere della Henin nei suoi singolari entrambi vinti in due set con la Pennetta (6-4, 7-5) e con la Schiavone (identico punteggio). Ma Francesca e Mara Santangelo (che ha preso il posto di Pennetta infortunata) hanno fatto fino in fondo il loro dovere battendo la giovane Kirstens Flipkens. La milanese l'ha fatto in due set (6-1, 6-3), la trentina ci ha messo un po' di più (6-3, 6-7, 6-0). L'importante era vincere e, così, sul 2-2, Barazzutti ha deciso di puntare su Schiavone e Vinci per il doppio. La numero uno azzurra aveva riposato un paio d'ore in più e, quindi, teoricamente, era più fresca di Mara. Nel primo set, la classe della Henin e il coraggio della ragazzina Flipkens hanno messo in difficoltà le nostre che hanno perso abbastanza in fretta. Poi, la Schiavone si è ripresa e la Vinci ha interpretato al meglio il suo ruolo di specialista del doppio (in cui è tra le più forti del circuito) e le cose sono andate per il verso giusto. Il secondo set è andato facilmente alle azzurre per 6-2. E le due italiane hanno iniziato bene il terzo con un break al secondo gioco. Poi, la Henin si è fatta male sbagliando una volée, ha chiesto l'intervento della fisioterapista, si è fatta curare per dieci minuti, ha provato a rialzarsi, poi si è accasciata piangendo tra le braccia del suo allenatore. Le azzurre hanno capito di aver vinto, di aver fatto un pezzo di storia del tennis italiano. Ed è cominciata la festa.