Due tappe del Giro d'Italia di ciclismo in Puglia. Per gli appassionati della corsa in rosa l'appuntamento è in programma il 9 e il 10 maggio 2020. La prima tappa arriverà dalla Calabria, passerà da Taranto e si concluderà a Brindisi. Poi, il trasferimento a GIovinazzo. Nuova partenza dalla località barese il 10 maggio fino a Vieste dopo aver affrontato le salite del Gargano. Si tratta dell'ennesimo riconoscimento alle capacità organizzative della regione dove la natura è colore.
Tre ore di gare sul campo scuola “Lucio Montanile” a Brindisi. E’ il bilancio della quinta edizione del meeting di mezzofondo, nato per ricordare Antonio Andriani e Cosimo Caliandro, due talenti pugliesi di Francavilla Fontana, scomparsi in giovanissima età ed ancora nel pieno della loro attività agonistica.
Gli eventi clou sono stati i due trofei dedicati agli atleti. Spettacolari i 3mila under 18 vinti sul filo di lana da Raffaele Augimeri (Exprivia Molfetta) in 9’14”1, davanti ad un ritrovato Giovanni Perrone (Atletica Amatori Cisternino) in 9’14”3.
Due invece le serie dei 5mila. Nella prima protagonista Gabriele Cangiulli (Atletica don Milani Mottola), in testa dal primo all’ultimo metro (15’25”1), tempo valido per la terza posizione in classifica generale. Nella seconda, riservata agli élite, non tradisce le attese della vigilia Njie Nfamara (Alatori Atletica Acquaviva) in testa per due terzi della gara, poi costretto al ritiro per il riacutizzarsi di un infortunio. Via al compagno di squadra Pasquale Selvarolo e ad Ayoub Idam. Ultimo giro da brividi con vittoria al fotofinsh di Selvarolo in 14’30”2, ottavo under 23 nella classifica italiana, Miglior prestazione under 20 invece per Idam con 14’30”8.
La regina del trofeo del mezzofondo è invece Sabina Doronzo (Alteratletica Locorotondo) capace di aggiudicarsi, con una prova sempre in spinta, i 3000 mila in 10'37"00, record personale. Alle sue spalle Miriana Parisi (Amatori Atletica Acquaviva).
Applausi e buoni risultati tecnici nelle gare giovanili di contorno. Su tutte la prova di Andrea Ribatti (All tri sport) che riscrive il personale dei 2mila cadetti con 5’44”6.
Un cammino iniziato ad inizio estate a Camigliatello Silano, dopo una lunga preparazione a Vigna di Valle, proseguito per il torneo EYOF vinto in Azerbaijan passando per la preparazione in Russia fino al mondiale di Tunisia, obiettivo principale della stagione dell'Italia U19 maschile di volley di Vincenzo Fanizza, tecnico nativo di Francavilla Fontana classe 1969 con un curriculum che vanta diversi scudetti nazionali conquistati alla guida della Materdominivolley.it Castellana Grotte, un Trofeo delle Regioni alla guida della Puglia maschile nel 2016 e poi l'esperienza in azzurro iniziata nel 2018 proprio nella sua regione, a Martina Franca. Nella nazionale del tecnico pugliese c'è tanta Puglia, a partire dal capitano Piervito Disabato di Altamura, Nicola Cianciotta di Bitetto fino al fisioterapista Ottaviano Tateo di Alberobello, Alessandro Zappimbulso scoutman di Triggiano, passando per Damiano Catania, libero siciliano, pugliese d'adozione per la sua lunga esperienza con la maglia di Castellana Grotte e con la rappresentativa regionale pugliese campione d'Italia nel 2016. Nel mondiale di Tunisia gli azzurrini hanno inanellato una serie di otto vittorie su otto perdendo un solo punto nella vittoria al tie break all'esordio con la Bulgaria. Poi il cammino verso la medaglia d'oro, arrivata questa sera grazie all'impeccabile vittoria per 3-1 in finale contro la Russia. Una medaglia che per la seconda volta arriva nella bacheca azzurra, quella al mondiale U19 che ha visto l'Italia arrivare in finale per tre volte nella sua storia, l'ultima 22 anni fa.
Nel dream team del mondiale U19 anche tre azzurrini:
Miglior Schiacciatore: Tommaso Rinaldi
Miglior Centrale: Nicola Cianciotta
Miglior Palleggiatore: Paolo Porro
MVP: Tommaso Rinaldi
Finale 1/2
Russia - Italia 1-3 (24-26, 25-21, 19-25, 18-25)
Il cammino degli azzurrini al mondiale U19
Girone
Italia-Bulgaria 3-2 (25-14, 21-25, 25-17, 22-25, 15-7)
Italia - Repubblica Ceca 3-0 (25-14, 25-12, 25-13)
Colombia - Italia 0-3 (18-25, 19-25, 13-25)
Italia- Iran 3-1 (25-16, 25-18, 24-26, 25-11)
Ottavi
Italia - Cina Taipei 3-0 (25-7, 25-17, 25-22)
Quarti
Italia - Giappone 3-0 (25-17, 25-12, 25-14)
Semifinale
Italia - Egitto 3-0 (25-18, 25-16, 25-17)
Finale
Russia - Italia 1-3 (24-26, 25-21, 19-25, 18-25)
“Neanche a Milano si vedono impianti simili....”. E’ il complimento di Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, ospite d’onore dell’inaugurazione della costruenda cittadella dello sport in contrada “Tre Carlini” (strada statale 272) a San Giovanni Rotondo del Garden sporting center. “Iniziative simili aiutano la diffusione dello sport” ha sottolineato Elio Sannicandro, consigliere nazionale Coni. “Sono favorevolmente impressionato dalla qualità degli impianti” è il parere del presidente del Coni Puglia, Angelo Giliberto. Soddisfatto anche il fiduciario Coni Stefano De Bonis, che ha curato interamente l’iniziativa. A presentare la manifestazione il giornalista Amedeo Goria. L’appuntamento per il taglio del nastro, è stato preceduto dal rito della benedizione religiosa di frate Carlo Laborde, guardiano del Convento di San Pio da Pietrelcina. Alla cerimonia, patrocinata dal Coni Puglia e dalla città di San Giovanni Rotondo, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Michele Crisetti, il presidente del Consiglio Salvatore Ricciardi, l’assessore allo sport Antonio Cafaro, il questore Antonio Lauriola. Divertente il “dialogo” tra Tacconi e i bambini andato in onda subito dopo l’inno di Mameli ed un breve video delle parate del vice di Zenga ai tempi del Mondiale Italia 90: quest’ultimi lo hanno tempestato di domande sul suo passato calcistico. Hanno voluto finanche sapere “quanti gol hai subito da Maradona?” “Quattro” è stata la risposta del gigante bianconero, che ha cenato al tavolo delle autorità con i vertici politici amministrativi della città di san Pio. Da ieri il Sud Italia, e non solo il Gargano e la Puglia, si è così arricchito di un nuovo gioiello impiantistico sportivo sul fronte della qualità dell’offerta del settore. “Un ringraziamento va a chi ha deciso di investire per dare qualità al territorio” è stata la dichiarazione del primo cittadino Michele Crisetti.
Sì ai Giochi del Mediterraneo a Taranto. Lo ha deciso con un lungo applauso il Comitato internazionale (Cijm) riunito a Patrasso che ha approvato per acclamazione la candidatura della città jonica all'edizione numero 20 che si disputerà a giugno 2026. Il Cijm, infatti, ha anche deciso di spostare l'evento di un anno, dal 2025 al 2026.
"Siamo una squadra fortissima, il Coni, l'Italia, la Regione Puglia e Taranto hanno dato una bellissima prova - ha dichiarato il governatore pugliese Michele Emiliano - adesso c'è un grande lavoro da fare, la responsabilità che abbiamo assunto con questa firma è enorme e bisognerà preparare tutto per bene"."È una giornata storica - ha commentato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - siamo molto emozionati e stiamo davvero mettendocela tutta per far ripartire la città". Infine Mario Pescante, per il Comitato internazionale olimpico, nel quale rappresenta l'Italia, ha evidenziato come la sinergia tra Coni, Governo e istituzioni locali abbia consentito di centrare un grande risultato per il Paese e non solo per lo sport. Molto soddisfatto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Il 2026 sarà un anno speciale per lo sport italiano. Oltre alle Olimpiadi di Milano-Cortina, infatti, ospiterà i Giochi del Mediterraneo a Taranto. Si tratta di un nuovo e importante riconoscimento per il Paese e in particolare per il mondo sportivo che fa riferimento al Coni e che è apprezzato all'estero per le capacità mostrate nell'organizzare grandi eventi".
Sorrisi, infine, per Angelo Giliberto, presidente del Coni Puglia, uno dei protagonisti silenziosi di questa avventura, che ha lavorato dietro le quinte, lontano dai riflettori, per portare a casa questo risultato: "Un'occasione di cambiamento non solo per Taranto ma per tutta la regione, frutto di una sinergia istituzionale vincente che premia gli sforzi di quanti si sono adoperati per tagliare il traguardo". Sulla stessa lunghezza d'onda Raffaele Sannicandro, consigliere nazionale Coni e "motore propulsore" del dossier presentato al Comitato internazionale che ha ottenuto consensi e plausi: "Non è stato facile, ma ce l'abbiamo fatta. C'è una Puglia positiva e propositiva che sa volare alto con l'impegno di tutti".