
Ecco il testo aggiornato che disciplina i vari aspetti del tema
A beneficio di chiunque abbia qualche dubbio sul tema delle visite medico sportive in Puglia, il Coni regionale pubblica qui il testo aggiornato che disciplina i vari aspetti del tema, ossia il Regolamento Regionale del 9 aprile 2014, n. 7 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 50 suppl. del 14-04-2014).
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Appuntamento alle 17 per la firma della convenzione Liceo-Coni-Comune di Bari
Cresce l'offerta formativa sportiva per i liceali baresi. Venerdì 14 novembre, infatti, alle ore 17 sarà presentato a Bari presso il Liceo scientifico G. Salvemini (polivalente di Japigia) il nuovo indirizzo sportivo attivato dallo stesso istituto e sarà firmata la convenzione Liceo-Coni-Comune di Bari per supportare l'iniziativa.

Non possono di fatto controllare: sanzioni contro logica. Le strategie per combattere l’evasione possono essere altre
Certificati medico sportivi agonistici: le Federazioni sportive non possono di fatto controllare l’elusione dall’obbligo, e dunque la legge regionale che prevedere sanzioni alle stesse Federazioni è vessatoria. Il Consiglio Regionale del Coni Puglia, infatti, esprime all’unanimità la propria contrarietà a quanto previsto dalla L.R. n. 18 del 19/7/2013 “Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all’attività sportiva agonistica – Integrazioni alla L.R. 9/8/2006 n.26”, il cui unico articolo termina con lo stabilire che “la Regione commina una sanzione di euro 5.000 posta a carico e in solido delle società sportive e delle Federazioni di appartenenza” nel caso in cui il tesseramento di un atleta, per attività agonistica, avvenga in mancanza di validità del certificato medico di idoneità.
Per il presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro, “questa prescrizione è vessatoria e di impossibile attuazione per le Federazioni sportive a livello regionale” in quanto i tesseramenti avvengono per via informatica a cura delle società sportive che inseriscono online tutti i dati dichiarando, sotto propria responsabilità, di essere in possesso di certificato medico di idoneità alla pratica agonistica. Il numero dei tesseramenti è enorme per ogni Federazione e risulta impossibile controllare decine di migliaia di atleti tesserati in tutta Italia. Ciò comporterebbe un enorme impegno di risorse umane e quindi maggiori costi nonché un allungamento dei tempi di tesseramento che si ritorcerebbe contro le stesse società sportive.
La stessa legge regionale ha istituito - almeno sulla carta - il tesserino medico elettronico per seguire il percorso sportivo-sanitario degli atleti, il che consentirebbe un effettivo controllo medico, costante nel tempo, per gli atleti agonisti. Ma questo servizio, a cura del sistema sanitario regionale, non è ancora stato attivato. Così come il sistema sanitario e le Asl non assicurano visite mediche per l’effettivo numero di atleti. Infatti ad oggi vi sono liste di prenotazioni fino ad oltre febbraio 2015. Ciò significa che le società sportive non riescono ad avere l’aggiornamento dei certificati medici per i propri atleti dovendo attendere mesi per le visite: ma sono pure passibili di pesanti sanzioni, da parte della Regione, per mancanza di tale certificato. Quindi un vero paradosso. E le Federazioni sportive sono corresponsabili di eventuali mancanze. “La soluzione burocratica più normale – provoca il presidente del Coni Puglia - nel nostro Paese malato di burocrazia sarebbe quella di sospendere tutti i campionati e le attività sportive per non incorrere in sanzioni?”.
Va ricordato che per i minorenni “la visita medico-sportiva per attività agonistica – prosegue Sannicandro - dovrebbe essere gratuita essendo inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Nella realtà diventa molto complicato riuscire a ottenere una visita poiché i centri Asl sono pochi e prospettano lunghe liste di attesa, mentre i Centri di Medicina dello Sport del Coni sono limitati nel numero di visite convenzionate con le Asl.” In sostanza se si dovessero svolgere tutte le visite necessarie non vi sarebbe l’effettiva possibilità per mancanza di risorse e strutture abilitate.
Una possibile soluzione, prospettata alla Regione Puglia, sarebbe quella di inserire la Medicina dello Sport nelle branche di Medicina Preventiva, che non sono sottoposte a limiti di spesa: ciò potrebbe effettivamente assicurare a tutti i minori che svolgono attività agonistica in Puglia un’adeguata assistenza medica attraverso la visita annuale di verifica dell’idoneità alla pratica agonistica.
Un altro suggerimento che il Consiglio regionale del Coni ha indicato alle varie Federazioni e società sportive, è quello di non concentrare i tesseramenti (e quindi le visite mediche) tra agosto e ottobre, all’inizio dei campionati, ma di distribuire le date fissate per i tesseramenti durante gli altri mesi dell’anno in modo da non sovraffollare i Centri di Medicina dello Sport e consentire un più razionale svolgimento delle visite.
“Insomma - conclude Sannicandro - il tema del controllo medico nello sport è di grande attualità ed è necessaria una maggiore attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti: Regione, Asl, Federazioni e società sportive”.

La richiesta dell’Assemblea Straordinaria delle società dilettantistiche pugliesi, svoltasi a Bari il 29 ottobre
L’Assemblea Straordinaria delle società dilettantistiche pugliesi, svoltasi a Bari il 29 ottobre 2014, è stata l’occasione per discutere della delibera approvata dalla Giunta del CONI relativa ai contributi riservati alle Federazioni Sportive Nazionali per il 2015. Dopo la condivisione dei nuovi criteri di ripartizione da parte del Consiglio Nazionale, la Giunta ha ridotto il budget in favore della FIGC di quasi il 40%, passando da € 62.541.720 a € 37.533.754 con una suddivisione dell’intera torta che passa dal 41,57% al 26,83% evidenziando un taglio, davvero considerevole per il mondo del calcio, di € 25.007.966.
A margine dell’Assemblea Straordinaria organizzata dal Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti, le società dilettantistiche pugliesi hanno manifestato grosse perplessità sulla questione ritenendo difficile il proseguimento della propria attività dilettantistica e giovanile senza il sostegno economico che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha riconosciuto loro fino a oggi. Si tratta, è opportuno ribadirlo, di un settore già profondamente colpito dalla crisi economica che colpisce trasversalmente il nostro Paese, e basato esclusivamente sul volontariato e sulla passione di dirigenti, tecnici e calciatori.
Il mondo del calcio dilettantistico pugliese ha accusato il colpo ed è profondamente colpito dalla vicenda, tanto che ha invocato all’unanimità un intervento del Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, per cercare una mediazione con il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e individuare una soluzione che possa avere dei risvolti decisamente meno traumatici per una disciplina che gestisce il numero di tesserati più consistente dell’intero sistema sportivo nazionale.

La Regione sblocca il problema con l’Asl sul taglio al tetto di spesa
Riprendono all’Istituto di Medicina dello Sport di Bari, allo Stadio della Vittoria, le visite gratuite per il rilascio del certificato di idoneità alla pratica agonistica per i minorenni. La Regione ha infatti sbloccato il problema con l’Asl sul taglio al tetto di spesa.
Leggi tutto sull’articolo di Sport+, l'inserto della Gazzetta del Mezzogiorno del 3 novembre 2014.