Non possono di fatto controllare: sanzioni contro logica. Le strategie per combattere l’evasione possono essere altre
Certificati medico sportivi agonistici: le Federazioni sportive non possono di fatto controllare l’elusione dall’obbligo, e dunque la legge regionale che prevedere sanzioni alle stesse Federazioni è vessatoria. Il Consiglio Regionale del Coni Puglia, infatti, esprime all’unanimità la propria contrarietà a quanto previsto dalla L.R. n. 18 del 19/7/2013 “Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all’attività sportiva agonistica – Integrazioni alla L.R. 9/8/2006 n.26”, il cui unico articolo termina con lo stabilire che “la Regione commina una sanzione di euro 5.000 posta a carico e in solido delle società sportive e delle Federazioni di appartenenza” nel caso in cui il tesseramento di un atleta, per attività agonistica, avvenga in mancanza di validità del certificato medico di idoneità.
Per il presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro, “questa prescrizione è vessatoria e di impossibile attuazione per le Federazioni sportive a livello regionale” in quanto i tesseramenti avvengono per via informatica a cura delle società sportive che inseriscono online tutti i dati dichiarando, sotto propria responsabilità, di essere in possesso di certificato medico di idoneità alla pratica agonistica. Il numero dei tesseramenti è enorme per ogni Federazione e risulta impossibile controllare decine di migliaia di atleti tesserati in tutta Italia. Ciò comporterebbe un enorme impegno di risorse umane e quindi maggiori costi nonché un allungamento dei tempi di tesseramento che si ritorcerebbe contro le stesse società sportive.
La stessa legge regionale ha istituito - almeno sulla carta - il tesserino medico elettronico per seguire il percorso sportivo-sanitario degli atleti, il che consentirebbe un effettivo controllo medico, costante nel tempo, per gli atleti agonisti. Ma questo servizio, a cura del sistema sanitario regionale, non è ancora stato attivato. Così come il sistema sanitario e le Asl non assicurano visite mediche per l’effettivo numero di atleti. Infatti ad oggi vi sono liste di prenotazioni fino ad oltre febbraio 2015. Ciò significa che le società sportive non riescono ad avere l’aggiornamento dei certificati medici per i propri atleti dovendo attendere mesi per le visite: ma sono pure passibili di pesanti sanzioni, da parte della Regione, per mancanza di tale certificato. Quindi un vero paradosso. E le Federazioni sportive sono corresponsabili di eventuali mancanze. “La soluzione burocratica più normale – provoca il presidente del Coni Puglia - nel nostro Paese malato di burocrazia sarebbe quella di sospendere tutti i campionati e le attività sportive per non incorrere in sanzioni?”.
Va ricordato che per i minorenni “la visita medico-sportiva per attività agonistica – prosegue Sannicandro - dovrebbe essere gratuita essendo inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Nella realtà diventa molto complicato riuscire a ottenere una visita poiché i centri Asl sono pochi e prospettano lunghe liste di attesa, mentre i Centri di Medicina dello Sport del Coni sono limitati nel numero di visite convenzionate con le Asl.” In sostanza se si dovessero svolgere tutte le visite necessarie non vi sarebbe l’effettiva possibilità per mancanza di risorse e strutture abilitate.
Una possibile soluzione, prospettata alla Regione Puglia, sarebbe quella di inserire la Medicina dello Sport nelle branche di Medicina Preventiva, che non sono sottoposte a limiti di spesa: ciò potrebbe effettivamente assicurare a tutti i minori che svolgono attività agonistica in Puglia un’adeguata assistenza medica attraverso la visita annuale di verifica dell’idoneità alla pratica agonistica.
Un altro suggerimento che il Consiglio regionale del Coni ha indicato alle varie Federazioni e società sportive, è quello di non concentrare i tesseramenti (e quindi le visite mediche) tra agosto e ottobre, all’inizio dei campionati, ma di distribuire le date fissate per i tesseramenti durante gli altri mesi dell’anno in modo da non sovraffollare i Centri di Medicina dello Sport e consentire un più razionale svolgimento delle visite.
“Insomma - conclude Sannicandro - il tema del controllo medico nello sport è di grande attualità ed è necessaria una maggiore attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti: Regione, Asl, Federazioni e società sportive”.
La richiesta dell’Assemblea Straordinaria delle società dilettantistiche pugliesi, svoltasi a Bari il 29 ottobre
L’Assemblea Straordinaria delle società dilettantistiche pugliesi, svoltasi a Bari il 29 ottobre 2014, è stata l’occasione per discutere della delibera approvata dalla Giunta del CONI relativa ai contributi riservati alle Federazioni Sportive Nazionali per il 2015. Dopo la condivisione dei nuovi criteri di ripartizione da parte del Consiglio Nazionale, la Giunta ha ridotto il budget in favore della FIGC di quasi il 40%, passando da € 62.541.720 a € 37.533.754 con una suddivisione dell’intera torta che passa dal 41,57% al 26,83% evidenziando un taglio, davvero considerevole per il mondo del calcio, di € 25.007.966.
A margine dell’Assemblea Straordinaria organizzata dal Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti, le società dilettantistiche pugliesi hanno manifestato grosse perplessità sulla questione ritenendo difficile il proseguimento della propria attività dilettantistica e giovanile senza il sostegno economico che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha riconosciuto loro fino a oggi. Si tratta, è opportuno ribadirlo, di un settore già profondamente colpito dalla crisi economica che colpisce trasversalmente il nostro Paese, e basato esclusivamente sul volontariato e sulla passione di dirigenti, tecnici e calciatori.
Il mondo del calcio dilettantistico pugliese ha accusato il colpo ed è profondamente colpito dalla vicenda, tanto che ha invocato all’unanimità un intervento del Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, per cercare una mediazione con il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e individuare una soluzione che possa avere dei risvolti decisamente meno traumatici per una disciplina che gestisce il numero di tesserati più consistente dell’intero sistema sportivo nazionale.
La Regione sblocca il problema con l’Asl sul taglio al tetto di spesa
Riprendono all’Istituto di Medicina dello Sport di Bari, allo Stadio della Vittoria, le visite gratuite per il rilascio del certificato di idoneità alla pratica agonistica per i minorenni. La Regione ha infatti sbloccato il problema con l’Asl sul taglio al tetto di spesa.
Leggi tutto sull’articolo di Sport+, l'inserto della Gazzetta del Mezzogiorno del 3 novembre 2014.
Premio Giosuè Poli, Premio Fair Play, Premio Tonino Gioia e sottoscrizione della Dichiarazione di Gand sull’Etica nello Sport Giovanile
Fervono gli ultimi preparativi per quella che si preannuncia come un’altra serata di gala per lo sport organizzata dal Panathlon Club Molfetta per venerdì 31 ottobre con inizio alle ore 18,30 nell’Aula Consiliare G. Carnicella di Palazzo Giovene in Piazza Municipio.
Il nutrito programma prevede infatti la Sottoscrizione da parte dell’Amministrazione Comunale della Dichiarazione del Panathlon International sull’Etica nello Sport Giovanile e la Consegna del Premio Giosuè Poli, del Premio Fair Play e del Premio Tonino Gioia.
La sottoscrizione della Dichiarazione di Gand, che prende il nome dalla località belga in cui fu approvata dal Panathlon International il 24 settembre 2004, è la naturale conseguenza del Protocollo d’intesa tra il Comune di Molfetta ed il Panathlon Club Molfetta e costituisce anche uno dei presupposti per l’attribuzione alla città di Molfetta del riconoscimento di Città Europea dello Sport per l’anno 2016.
Al riguardo c’è da evidenziare che martedì prossimo a Roma nel Salone d’Onore del CONI al Foro Italico il Presidente dell’ACES Europe Gian Francesco Lupattelli, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, consegnerà una benemerenza sportiva ai comuni italiani candidati al riconoscimento di European City of Sport. Tra questi, e cioè Crema, Verona, Pisa, Ravenna, Legnano c’è anche Molfetta, che sarà rappresentata dal Sindaco Dott.ssa Paola Natalicchio, dall’Assessore allo Sport Com.te Tommaso Spadavecchia e dal Presidente della 6^ Commissione Consiliare Avv. Domenico Gagliardi.
La sottoscrizione della Dichiarazione comporterà per l’Amministrazione l’impegno a promuovere i valori positivi nello sport giovanile con adeguati programmi, ad eliminare nello sport giovanile ogni forma di discriminazione, ad adottare misure preventive per proteggere i giovani dagli effetti negativi che lo sport può anche produrre, ad accettare il finanziamento degli sponsor e l’aiuto dei media purché non contrastino con i principi etici.
In modo particolare l’Amministrazione si impegnerà ad applicare la “Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport” che garantisce a tutti i ragazzi una serie di diritti: il diritto di praticare sport; il diritto di divertirsi e giocare; il diritto di vivere in un ambiente salutare; il diritto di essere trattati con dignità; il diritto di essere allenati ed educati da persone competenti; il diritto di ricevere un allenamento adatto alla loro età, ritmo e capacità individuali; il diritto di gareggiare con ragazzi dello stesso livello in una idonea competizione; il diritto di praticare lo sport in condizioni di sicurezza; il diritto di usufruire di un adeguato periodo di riposo; infine, il diritto di avere la possibilità di diventare un campione oppure di non esserlo.
A seguire ci sarà la consegna deiPremi Panathlon conferiti annualmente dall’associazione: Premio Giosuè Poli, Premio Fair Play e Premio Tonino Gioia.
Il Premio Giosuè Poli, istituito fin dal 1977, si propone di ricordare la figura del prestigioso sportivo molfettese, attraverso la premiazione della persona o società particolarmente distintasi nell’organizzazione e nella pratica delle discipline sportive nel territorio del club.
Nelle edizioni precedenti il Premio è stato conferito a Gianni Massari (hockey), Polisportiva F. Landolfi (atletica leggera), Maria Grazia De Toma (atletica leggera), Saverio De Simone (calcio), Circolo Tennistavolo Molfetta, G.S. Avis (pallavolo), Tennis Club M. Renna, Giovanna Bartoli (tennis), Roberto Rizzo o Rizzi (canottaggio), Giovanni Acquaviva (scherma), Basket Molfetta, Giuseppe Piccininni (calcio), Sergio Murolo (atletica leggera), Gaetano Salvemini (calcio), Skaters Club (hockey), Atletica Lanvins, Simone Modugno (atletica leggera), Sergio Pappagallo (motonautica), Atletica Femminile Giosuè Poli, Corrado Pansini (tiro a volo), Giovanna Maurantonio (hockey), Corrado Minervini, (atletica leggera) Marta Pansini (karate), Olimpia Club (atletica leggera), Amatori Ciclistica Bisceglie, Nicola Ayroldi (calcio), Circolo Tennistavolo Molfetta, Luca Mazzone (nuoto), Silvio De Gennaro (lotta greco romana), Vincenzo Ricchiuti
(nuoto), Pol. Libertas Molfetta (lotta), Respa Inottica Molfetta (tennistavolo), Sezione Aia Paolo Poli Molfetta, Polisportiva Libertas Molfetta, Rag. Luigi De Lillo (atletica leggera), Mirko E Nicolò Sigrisi (lotta stile libero), Caterina Minervini (equitazione), Eugenio Abbattista (calcio.)
Per l’edizione 2013 il Premio Giosuè Poli è stato assegnato alla Nuova Pallavolo Exprivia Neldiritto Molfetta S.S.D. a r.l., partecipante al Campionato Nazionale di Serie A1 maschile di pallavolo.
Il Premio Fair Play, istituito nel 1964 dal Comitato Internazionale per il Fair Play (CIFP) con l’intento di promuovere la lotta contro il fanatismo e la violenza nello sport, viene attribuito a livello internazionale, nazionale, regionale e locale alla persona o organizzazione sportiva che ha testimoniato lo spirito del Fair Play (gioco leale e rispetto delle regole) attraverso un gesto, la promozione o la carriera nella pratica delle discipline sportive.
In Italia il Premio è stato introdotto nel 1995 con la costituzione del Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play (CNIFP); a livello territoriale il Panathlon Club Molfetta ha iniziato ad attribuirlo nel 1997 conferendolo a Michele Amato (lotta stile libero e greco romana), Società Ciclistica Giovinazzo, CESG (calcio a 5), Hochey Club Promove, Bari Sport (calcio), IVECO Volley (pallavolo), Nunzio Fiorentini (hockey), Nuova Virtus Centro Auto (pallacanestro), Stefano Ayroldi (calcio), ASDAM Pegaso (pallavolo), Emanuele Prenna (calcio), Diaz Bisceglie (calcio), Circolo Tennistavolo Molfetta, Olimpia Club (atletica leggera), Nuova Pallavolo Molfetta Società Sportiva Dilettantistica a r.l., ASD Pallacanestro Molfetta.
Per l’edizione 2013 il Premio Fair Play è stato assegnato per il gesto all’A.S.D. Nuova Molfetta 1983, partecipante al Campionato Regionale di Promozione di calcio, e per la promozione alla S.S.D. a r.l. Molfetta Nuoto, partecipante al Campionato Regionale di nuoto paralimpico.
Infine, il Premio Tonino Gioia, istituito nell’anno 2008, si propone di ricordare la figura del noto calciatore ed allenatore che per tanti anni ha onorato la gloriosa casacca biancorossa della Molfetta Sportiva e che ha ricoperto anche il ruolo di opinionista, attraverso la premiazione di un giornalista sportivo di testate locali.
Nelle edizioni precedenti il Premio è stato conferito ai giornalisti Giuseppe Turi (L’altra Molfetta), Francesco del Rosso (Quindici Molfetta), Marianna La Forgia (La Gazzetta del Mezzogiorno), Francesco Verdesca (La Gazzetta dello Sport), Salvatore Petrarolo (Telesveva).
Per l’edizione 2013 è stato assegnato al giornalista Rag. Giuseppe Pansini, Presidente del Centro Studi Leonardo Azzarita Molfetta.
La salentina in azzurro dal 4 al 16 novembre: parteciperà ai Mondiali in Kazkistan
La convocazione ufficiale è arrivata sabato scorso: Maria Grazia Alemanno farà parte della nazionale che, dal 4 al 16 novembre prossimi, parteciperà ai Mondiali di pesistica in programma ad Almaty (Kazakistan). Una chiamata davvero prestigiosa per l’atleta salentina, che in passato ha già vestito diverse volte la maglia azzurra e ha alle spalle un altro Campionato del Mondo. Questa volta, però, la gara vale per la qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
“Maria Grazia gareggerà nella cat. 69kg – spiega il suo allenatore (e zio) Francesco Alemanno -, dove negli ultimi anni ha dimostrato di non avere rivali. È una gara che nasconde diverse insidie, ma la difficoltà maggiore sarà nel qualificare la squadra per le Olimpiadi. Infatti, al di là dei risultati individuali, l’Italia punta proprio a stac-care un biglietto per Rio, che sarebbe storico. Ci sono grandi possibilità, perché la rappresentativa italiana in questi Mondiali sarà molto forte, dal momento che si pre-senta con un’atleta per ogni categoria. Le chance per qualificarsi sono alte, come quelle di infrangere qualche record”.
Ottimista anche Maria Grazia, che pensa positivo: “Il 2 partirò per Roma: con gli al-tri atleti azzurri ci ritroveremo all’Acqua Acetosa da dove, poi, raggiungeremo il Ka-zakistan. Sono ovviamente molto orgogliosa di questa convocazione, ma soprattutto sono fiduciosa nella qualificazione della squadra femminile. Io sono pronta e molto, molto agguerrita. Ho lavorato tanto in vista di questa gara e finalmente salirò in pe-dana per raccogliere i frutti di tanto allenamento. Mi sento bene e sono anche abba-stanza convinta di poter migliorare i miei record, che sono quelli italiani assoluti di categoria: 91 kg nello strappo e 113 kg nello slancio. Incrociamo le dita!”.