
Nell’ultima giornata dei Giochi di Londra l'Italia del volley è medaglia di bronzo, dopo aver battuto la Bulgaria per 3-1 nella finale per il terzo-quarto posto, con un’ottima prova del mottolese Gigi Mastrangelo.
L'Italia si è imposta per 3-1 (25-19, 23-25, 25-22, 25-21) sulla Bulgaria con le grandi prestazioni di Savani con 23 punti e Lasko con 18. La squadra di Berruto si prende così la medaglia e la rivincita della sfida della prima fase del torneo olimpico in cui ad imporsi furono i balcanici. La sconfitta in semifinale con il Brasile, oltre ad una grande delusione non ha lasciato particolari strascichi e ha visto gli azzurri imporsi su una delle più grandi sorprese dell'Olimpiade.
“Questo bronzo, per me, è come se fosse un oro: siamo felicissimi” spiega a fine gara Gigi Mastrangelo. “Non era facile scendere in campo di mattina, a quest'ora: ci siamo dovuti svegliare alle 5 - aggiunge il centrale azzurro - ho pensato innanzi tutto a svegliarmi e a riattivarmi fisicamente, anche se non era facile. In campo siamo stati bravi con il servizio e abbiamo toccato tanti palloni a muro, cosa che non avevamo fatto contro il Brasile”.

Luigi Samele è il primo medagliato pugliese a Londra 2012. Il foggiano, cresciuto sulle pedane del Circolo Schermistico Dauno, ha infatti trascinato al bronzo olimpico la squadra maschile di sciabola. Schierato sin dal primo assalto nel terzetto titolare italiano, al posto del più esperto e titolato Tarantino (alla quinta Olimpiade), alla sua prima esperienza olimpica Samele ha cancellato ogni emozione mettendo subito in difficoltà gli atleti della squadra russa, allenata dal suo ex mentore Christian Bauer. Il 45 a 40 finale ottenuto con Montano e Occhiuzzi (già argento nella sciabola individuale pochi giorni fa) porta il marchio indelebile del venticinquenne schermidore foggiano: 19 delle 45 stoccate tricolore sono infatti state messe a segno dalla sua arma.
Luigi Samele da oggi può essere considerato il presente e il futuro della sciabola tricolore: “Non avrei potuto immaginare – ha commentato - un esordio migliore. E pensare che se la squadra si fosse imposta in semifinale contro la Corea, probabilmente sarebbero rimasti in pedana gli stessi compagni che avevano tirato in precedenza. Invece sono stato chiamato in causa e credo di aver sfruttato al meglio l’occasione”. La sua Foggia prepara intasto i festeggiamenti in suo onore: “L’impresa di Luigi – ha dichiarato il primo cittadino Gianni Mongelli. - ci riempie d’orgoglio e di felicità, Con lui Foggia raggiunge un traguardo e un proscenio mondiali che esaltano l’impegno di migliaia di giovanissimi foggiani in tutte le discipline, a torto considerate minori. Attendiamo il suo rientro per poterlo festeggiare nel migliore dei modi. Grazie Luigi".

Grandissima Pia Lionetti. L’arciera barlettana tesserata per il G.S. Aeronautica ha chiuso la gara individuale delle Olimpiadi di Londra tra le prime otto al mondo, ottenendo il migliore risultato individuale dell’intera spedizione azzurra olimpica, maschile e femminile, e diventando la migliore arciera italiana di sempre.
Sfumata non senza sfortuna nella mattinata di domenica scorsa ogni velleità di podio a squadre contro la Cina - poi arrivata sino alla medaglia d’argento - , l’unica rappresentante della sesta provincia pugliese (la Barletta-Andria-Trani) ai Giochi Olimpici 2012 non si è affatto scoraggiata nella prosecuzione della sua seconda esperienza olimpica dopo il quinto posto a squadre di Pechino 2008.
E così nella lunga e quasi estenuante gara individuale iniziata venerdì scorso, addirittura alcune ore prima della cerimonia ufficiale di apertura, Pia ha sorpreso non tanto se stessa quanto certamente tutto l’entourage azzurro a Londra arrivando ad un passo dalla possibile medaglia.
Ma il suo ottimo momento di forma si era già notato dalla chiusura dei tiri di qualificazione che hanno stabilito il tabellone ad eliminazione diretta; al termine di 72 tiri ha ottenuto il 16° posto provvisorio, già allora miglior risultato individuale della squadra femminile.
Nella mattinata di martedì 31 luglio, la venticinquenne nativa di San Giovanni Rotondo ha iniziato nel migliore dei modi il cammino del tabellone ad eliminazione diretta superando nell’arco di pochi minuti prima la sudafricana Hultzer per 6-2 (27-21, 20-19, 27-28, 24-15) nei trentaduesimi e poi la forte statunitense Leek nei sedicesimi. In questo confronto, la Lionetti è partita forte vincendo il primo set con tre “9”, subendo il ritorno dell’avversaria nel secondo set (26/27) e pareggiando il terzo parziale a quota 28 con un ottimo “10”. Ancora equilibrio e pareggio a quota 26 nel quarto set, prima del definitivo e vittorioso quinto parziale per 28-26.
Successivamente, Pia è stata ulteriormente brava e capace a reggere la tensione e a mantenere la giusta calma visto che il calendario l’ha fatta tornare sul campo di gara allestito nel suggestivo scenario del «Lord’s Cricket Ground» soltanto dopo tre interminabili giorni.
Infatti, nella mattinata di giovedì si sono svolti i confronti degli ottavi di finale, con Pia Lionetti implacabile contro la forte cinese di Taipei Tan Ya Ting. Il confronto è iniziato molto bene con il primo set vinto per 28-25 ed è proseguito in maniera positiva dopo il secondo parziale perso 24-26. Il triplo “10” della terza serie di tiri (30-28) è stato una sorta di ko tecnico per la tiratrice asiatica che ha ceduto nel quarto e conclusivo parziale per 21-23. Il complessivo 6-2 è valso alla Lionetti il passaggio ai quarti disputati nel pomeriggio. Contro la messicana Aida Roman, il confronto è partito bene con un primo set chiuso vittoriosamente con 10-9-9. Il secondo set invece è partito con un “6” che ha compromesso subito il parziale, vinto dalla messicana per 26-24. Il terzo set ha rispecchiato al contrario quello che era successo nel terzo parziale degli ottavi contro la Ting: stavolta però è stata la Lionetti a subire un triplo “10” della rivale (27-30) che si è portata in vantaggio sia nel punteggio che dal punto di vista psicologico. Infatti, nel quarto parziale la messicana è riuscita a chiudere il confronto con il punteggio di 26-24 per il definitivo 6-2 che l’ha promossa in semifinale.
E così Pia ha chiuso la sua seconda esperienza olimpica con un altro quinto posto: a Londra a livello individuale dopo il quinto a squadre di Pechino 2008.

Ancora risultati di rilievo nel pattinaggio artistico a rotelle per gli atleti dell'ASD Cassandra di Bari che porta a casa ben 2 medaglie d'oro e una d'argento al recente Campionato Italiano svoltosi nell'impianto sportivo di Roccaraso. Marco Giustino (al centro nella foto), nella categoria Cadetti, ha conquistato il titolo di campione italiano individuale per la specialità "Libero". L'altro titolo è andato a Giambattista Maria Altieri, categ. Juniores Divisione Internazionale, per la specialità "Solo Dance", mentre nella ctg. Jeunesse la coppia artistico formata da Martina Luiso e Simone Gelao ha conquistato un prestigioso terzo posto.
Grande soddisfazione per la soc. Cassandra, che grazie all'ottimo lavoro svolto dall'allenatrice Marina Ugenti ha portato a casa risultati senza precedenti per Bari e la Puglia, riuscendo a far inserire i suoi atleti nel "giro" della Nazionale Italiana: si è ora in attesa di una imminente convocazione per i giovani campioni al il prossimo Campionato Europeo in programma in Portogallo.

Dieci atleti, ma anche vari tecnici: la pattuglia pugliese alle Olimpiadi londinesi comprende anche vari allenatori.
Qualche esempio? Nella vela, il barese Roberto Ferrarese e il tarantino - ma barese d’adozione - Francesco Caricato, sono nella capitale inglese in qualità di allenatori della rappresentativa azzurra. Il barese Francesco Attolico è Team manager del settebello di pallanuoto; nel canottaggio maschile Antonio Maurogiovanni, sempre di Bari, è il tecnico dell’Olanda, mentre il leccese Camillo Placì è il vice allenatore della nazionale bulgara di volley. Nell’atletica - dove gli azzurri possono contare anche sul fisioterapista barese Lello Callea -, il leccese Raimondo Orsini parteciperà invece come allenatore di Daniele Greco (Nardò) che gareggerà nel salto triplo. Giusto per fare i principali esempi.
L’augurio del Coni è che l’esperienza olimpica sia ricca di soddisfazioni anche per loro.