
Alle Finali Nazionali Seniores, la Puglia conquista 4 ori al femminile ed un bronzo maschile
Le Finali Nazionali di Pesistica Seniores, che si sono svolte al “Pala Pellicone" di Ostia Lido, hanno consegnano alla Puglia quattro campionesse Italiane.
Reduce da 7 titoli italiani nella cat. 69 kg (gli ultimi tre consecutivi), Maria Grazia Alemanno (nella foto) non ha riscontrato eccessive difficoltà nel passaggio di categoria ed ha portato a casa il titolo nella 63 kg. In particolare l’atleta salentina in forza del GS Esercito ha conquistato il tricolore sollevando 93 kg nello strappo (medaglia d’oro), 110 kg nello slancio (oro) e di conseguenza nel totale olimpico di 203 kg. Sorridente e determinata, a fine gara ha dichiarato: «Sono soddisfatta in parte ma contenta del titolo. Adesso devo lavorare per raggiungere gli obiettivi che ho mancato in questa gara». La Alemanno ha fallito la prova a 95 kg di strappo e a 115 kg di slancio.
Medaglia d’oro anche per un’altra salentina, la giovane Anna Chiara Cataldo di Copertino (Le) che si è laureata campionessa italiana nella cat. +75kg con 82 kg sollevati nello strappo (oro) e 105 kg nello slancio (oro), per un totale olimpico di 185 kg. L’atleta della Body’s Training d Copertino, già campionessa in carica, e detentrice di diversi titoli in tutte le categoria giovanili, si candida così alla partecipazione dei Mondiali in programma il mese prossimo in Tailandia.
Miglior atleta della competizione è risultata Giorgia Bordignon del gruppo sportivo Fiamme Azzurre, originaria del varesotto ma pugliese di adozione visto che da anni si allena presso il Centro Sportivo di Valenzano (Ba) con il tecnico Alessandro Ficco. Doppio sorriso per lei che ha conquistato il suo 10° titolo Seniores consecutivo, il primo nella cat. 69kg. (precedentemente nella 63kg). La Bordignon è tornata a casa con tre medaglie d’oro (strappo a 94 kg, slancio a 121 kg, totale olimpico a 215 kg) e un nuovo record assoluto di slancio. Peccato per il tentativo fallito di migliorarsi nella terza alzata (a 125 kg) che le avrebbe regalato anche il record assoluto di categoria. «Sapevo che trovare gli stimoli giusti e tornare a lavorare dopo le Olimpiadi di Rio non sarebbe stato facile; ma grazie al lavoro stanno giungendo i risultati che mi danno la determinazione per andare avanti. Adesso l’obiettivo è l’Europeo, da cui spero di tornare con una bella medaglia al collo tutta ”luccicosa”», ha dichiarato a caldo l’atleta a fine gara con gli occhi pieni di emozione.
Del gruppo sportivo Fiamme Azzurre con sede a Valenzano (Ba) fa parte anche Jennifer Lombardo (originaria di Palermo) che ha sbaragliato le concorrenti ed è salita sul gradino più alto del podio nella categoria 58 kg. A fine gara la neo campionessa, nonostante abbia fallito il tentativo di conquistare il record di slancio con 113 kg, si è mostrata soddisfatta: «Questa è stata una gara importante, quasi una verifica prima del prossimo Europeo, peccato per il record fallito ma adesso devo lavorare per fare meglio ed essere pronta per l’appuntamento di aprile in Croazia».
Buone prove anche per altre due atlete pugliesi in gara: Veronica Liuzzi (Crossfit 080 di Bari) nella categoria 69 kg e Gabriella Battaglia (Functional Training Capurso - Ba) nella +75 kg che hanno confermato la posizione di qualifica e sicuramente potranno migliorarsi per i prossimi appuntamenti stagionali.
Infine, da segnalare la prestazione di Federico Fiore (Body’s Training di Copertino) che, nella cat. 105kg maschile, ha sollevato 133 kg nello strappo e 168 kg nello slancio, conquistando il bronzo in entrambe le specialità, per poi salire sul terzo gradino anche nel totale olimpico (301 kg). Sesto posto totale (270 kg), infine, per il compagno di squadra Andrea Sederino nella cat. 85kg.
Jennifer Lombardo (Gs Fiamme Azzurre)
CAMPIONESSA ITALIANA cat. 58kg
Sn:81-84-86 / CJ: 108-nv(113)-nv(113) / Tot. 194
Grazia Alemanno (GS Esercito Italiano)
CAMPIONESSA ITALIANA cat. 63 kg
Sn:90-93-nv(95) / CJ: 110-nv(115)-nv(115) / Tot. 203
Giorgia Bordignon (Gs Fiamme Azzurre)
CAMPIONESSA ITALIANA cat. 69 kg
Sn: nv(94) - 93 - nv(100) / CJ: 116 - 121 - nv(125) / Tot. 214
RECORD ASSOLUTO SLANCIO cat. 69kg
Annachiara Cataldo (Body's Training Copertino - Lecce)
CAMPIONESSA ITALIANA cat. +75 kg
Sn: 77-82-nv(85) / CJ: 90-100-105 / Tot. 187 kg

«Il mio supporto per lo sport pugliese continuerà su altri fronti»
«Ritiro la mia candidatura alla presidenza del Coni Puglia a favore di Angelo Giliberto, dirigente sportivo di alto profilo, come provato dall’eccellente lavoro svolto come presidente regionale della Federatletica e attuale vice presidente del Coni». Lo annuncia il presidente del Coni regionale Raffaele Sannicandro, a pochi giorni dalle elezioni, in programma il 4 marzo prossimo.
«Dopo quattro mandati ricchi di impegni e di progetti innovativi che hanno aiutato una sostanziale crescita dello sport pugliese - continua - ho scelto di dedicarmi allo sport in altre forme che possano comunque promuovere il sistema sportivo. Vorrei concentrarmi maggiormente per lo sviluppo dell'impiantistica sportiva, applicando le competenze maturate in questa materia, per guidare la Puglia a ridurre lo squilibrio con il Nord. Infatti, grazie alle opportunità collaborative con la Regione Puglia (Ente di riferimento per le politiche sportive insieme al Coni), sarà possibile sviluppare una programmazione dell'impiantistica correlata con altri programmi regionali riguardanti la rigenerazione urbana e basati sull'integrazione della rete dei servizi scolastici e socio-sanitari elevando la qualità ambientale delle città. Penso che la mia esperienza possa restare a disposizione del Coni in un settore strategico per incrementare la pratica sportiva, la salute degli italiani e la ricerca di corretti stili di vita».
Pertanto non si tratta di un addio, assicura Sannicandro: «In ogni caso continuerò ad adoperarmi per lo sport e per il territorio, facendo parte integrante della squadra Coni e collaborando per la crescita del sistema sportivo».
Per quanto riguarda la presidenza del Coni regionale «Giliberto rappresenta la continuità avendo collaborato con me per molti anni in tante iniziative che hanno portato la Puglia ad essere una regione guida, sia per numero di praticanti sia per la crescita registrata negli ultimi anni tra quelle del Sud (solo per citare i dati appena pubblicati da Coni e Istat). Infatti il Comitato pugliese si è distinto per i tanti progetti e le importanti sinergie create con gli enti locali. Basti ricordare i progetti innovativi sviluppati per lo sport nelle scuole (Coni Puglia Stars, 1, 2, 3...Via, SBAM), quelli sulla comunicazione (primo sito web Coni in Italia) e sul marketing sportivo, o i progetti sociali che hanno portato lo sport nelle periferie e nelle aree marginali fin nei piccoli comuni della Daunia o del Salento, oppure i progetti sportivi per la salute, finanziati dalla Regione, che stanno modificando profondamente l’approccio culturale allo sport».
Una panoramica che non si esaurisce: «Significative le esperienze di gestione degli impianti sportivi basate su sostenibilità economica e promozione socio-sportiva a Bari, Molfetta, Modugno e Bitonto così come le iniziative di sostegno all’impiantistica e i vari accordi con la Regione Puglia, l’ICS e l’Anci per migliorare il patrimonio impiantistico e le palestre scolastiche».
E ancora, il supporto operativo per i grandi eventi che si sono succeduti in Puglia con un ritmo invidiabile, che «hanno reso la nostra regione una meta molto apprezzata sia per l’accoglienza e l’ospitalità sia per la capacità organizzativa dei nostri dirigenti sportivi».
Un elenco interminabile di manifestazioni nazionali e internazionali in tantissime discipline, a partire dai Giochi del Mediterraneo del ’97 fino ai Mondiali femminili di pallavolo 2014: «Un susseguirsi che ha convinto la Regione Puglia e Pugliapromozione a considerare lo sport uno strumento fondamentale per il marketing territoriale».
La Puglia, infine, si è distinta anche per la formazione sportiva, sia per numero di corsi e seminari, sia per convegni e master con le Università di Bari, Foggia e Lecce, «sia per le iniziative di promozione - conclude Sannicandro - dell’idea di ‘Città attiva’ ovvero di città che consentano un miglioramento della qualità urbana e ambientale».

Sannicandro: «I dati Coni Istat appena presentati a Roma premiano il lavoro svolto su tutti i fronti in questi anni»
BARI – La Puglia è la regione del Sud col più alto tasso di crescita di praticanti sportivi, paragonabili a quelli del Nord. Lo dice il rapporto Coni-Istat appena presentato a Roma, nel Salone d’Onore del Foro Italico. Il dato pugliese, come più volte sottolineato alla platea sia dal presidente del Coni Nazionale Giovanni Malagò sia dal suo omologo Istat Giorgio Alleva, segna una percentuale di crescita addirittura del +1,4: un tasso che non solo è superiore alla crescita media nazionale (che è dell’1,3) ma che porta la nostra regione a competere con molte regioni del Nord e del Centro (nell’ultimo anno la percentuale di crescita della Puglia è stata superiore a quella di regioni come Liguria, Friuli, Toscana, Lazio).
L’analisi è basata sul confronto annuale nel quadriennio 2013/2016 ed è incentrata sulle persone - dai 3 anni in su - che dichiarano di praticare sport con continuità. A livello nazionale la costante crescita porta oggi al 25% della popolazione, quindi ad un italiano su quattro.
In questo quadro, anche la Puglia è cresciuta di anno in anno, passando dal 17,1 del 2013 al 20,8 del 2016, con un incremento rispetto all’anno precedente appunto dell’1,4: ossia, in dodici mesi, su 4 milioni di pugliesi, quasi 60mila persone in più hanno praticato sport.
«Un’attestazione che ci riempie di orgoglio – sottolinea da Roma il presidente del Coni Puglia Raffaele Sannicandro – per il lavoro svolto negli anni su tutti gli aspetti della politica sportiva: dall’implementazione del patrimonio impiantistico e di nuovi modelli gestionali, alla promozione nelle scuole con una ininterrotta serie di progetti – da ultimo “SBAM” in collaborazione con la Regione Puglia – sui corretti stili di vita, alle iniziative a valenza sociale nelle periferie e per le fasce più deboli, alle azioni a contrasto del nostro alto tasso di sedentarietà (pari al 50%) e per la prevenzione sanitaria attraverso l’attività motoria».
Una Puglia che brilla, dunque, nell’intero ambito meridionale: «Purtroppo il Sud – conclude Sannicandro – è da sempre indietro, ma la spiegazione è semplice: sconta una dotazione di risorse da sempre insufficiente, sia per gli impianti sia per l’attività sportiva. Per colmare il gap è fondamentale un forte incremento di risorse sia statali sia del Coni».

Due ori per Samuel Stea (a squadre) e il giovane Mattia Ciarloni. Argento per Michele Martina
Gran tripletta per i karateki brindisini all’European Championship di Sofia. Sul podio dell’Armec Arena sono saliti addirittura in tre: oro per Samuel Stea (nella competizione a squadre) e per il giovane Mattia Ciarloni, argento per Michele Martina.
In Bulgaria ha gareggiato il meglio del Karate italiano, vale a dire i più quotati atleti delle categorie Cadetti (14-15 anni), Juniores (16-17) e Under 21 (18-20), che hanno dato battaglia ai circa 1200 atleti rappresentanti di 51 Stati Europei (assenti solo Liechtenstein, Lituania e Turkmenistan).
Samuel Stea, specialista nella specialità del Kata (forme), reduce dal bronzo all’Europeo 2016 a Cipro, ha esordito il primo giorno di gara nella categoria individuale Under 21 vincendo il primo incontro per 4-1 contro lo svedese Pagot, incontrando poi il temibilissimo turco Goktas Emre, Campione Europeo Junior 2015 e 2016. Complice un tappeto di gara scivolosissimo, l’azzurro è stato sconfitto per 4-1.
Nella seconda giornata, però, l’atleta della società “Metropolitan Karate Brindisi” si è riscattato e, in squadra con il romano Gianluca Gallo (anche lui tesserato per il sodalizio brindisino) e il siciliano Giuseppe Panagia, ha conquistato il titolo di Campione Europeo a Squadre 2017 (in foto il podio), dopo aver battuto in sequenza Spagna (4-1), Croazia (5-0) e Turchia in finale per 4-1.
Non è finita qui. Testa di serie nella categoria -75kg, forte del titolo Europeo Under 21 conquistato lo scorso anno, il brindisino doc Michele Martina (in forza al Cus Torino), dopo un primo incontro sottotono con l’austriaco Rettenbacher, superato ugualmente per 3-0, ha regalato emozioni a non finire negli incontri successivi: 9-0 ai danni del polacco Wendt, 2-0 al francese Relifox e 2-0 in semifinale all’inglese Kellaway. E dopo 16 punti realizzati nelle fasi eliminatorie, in una finale combattutissima è stato beffato dall’ungherese Harspataki che, infliggendogli l’unico punto di tutti gli incontri (0-1), lo ha privato del metallo più pregiato ma non gli ha impedito di laurearsi vice Campione Europeo 2017.
Infine, nella categoria Cadetti -52kg, il giovanissimo Mattia Ciarloni (Dojo Dokko Do di San Pietro V.), alla sua prima convocazione ufficiale in azzurro, non ha deluso le aspettative e, nonostante la sua poca esperienza in campo internazionale, è rimasto freddo e lucido sul tappeto di gara esprimendo un karate spregiudicato e temerario, riuscendo ad eliminare in sequenza il finlandese Ahlgren (2-0), l’azero Yagubov (0-0, hantei), il macedone Svinarski (2-0), il rumeno Susanu (2-0) e, in finale ancora per hantei (1-1) il favorito della vigilia, vale a dire il francese El Yazidi: anche Ciarloni è Campione Europeo 2017.
Da sottolineare che il quadriennio 2013/2016 si è chiuso con il Dojo Dokko Do e la Metropolitan Brindisi rispettivamente al 1° e 2° posto nella classifica pugliese e che entrambe rientrano nelle prime 20 società nella graduatoria nazionale, su 800.

In Fiera del Levante i Tricolori Indoor: fra i 700 arcieri il meglio del tiro con l’arco italiano
Settecento arcieri, 150 società, oltre 1500 presenze tra accompagnatori e tecnici: grandi numeri per i Campionati Italiani Indoor, in programma a Bari il 25 e 26 febbraio. Nel nuovo padiglione della Fiera del Levante – ingresso gratuito – si esibiranno quasi tutti i migliori arcieri del Paese, ma una motivazione in più l’avranno gli Azzurri, visto che la gara sarà un test importante per conquistare la qualificazione ai prossimi Campionati Europei Indoor di Vittel, in Francia, dal 7 al 12 marzo.
Occhi del tifo locale puntati in particolare su due campionesse, entrambe di Barletta: Pia Carmen Lionetti, olimpionica a Pechino, e Loredana Spera, ormai tra le più forti nel panorama nazionale. Nomi di punta del movimento pugliese, che ad oggi conta 600 tesserati e 25 società sportive. Speranze di podio, a livello juniores, anche per il giovane salentino Marco Saracino.
Quanto alla gara, nell’arco olimpico maschile il campione in carica è l’atleta dell’Aeronautica Militare David Pasqualucci che a Rimini aveva iniziato un anno magico terminato con la maglia da titolare a Rio 2016. A cercare di contendergli il titolo ci sarà il suo compagno agli ultimi Giochi Marco Galiazzo (Aeronautica Militare). Altri nomi di spicco saranno: Michele Frangilli (Aeronautica Militare), ex primatista del mondo dell’arco al coperto, Massimiliano Mandia (Aeronautica Militare) e Matteo Fissore (New Garden Archery Fossano), reduci da ottimi piazzamenti alle finali di World Cup di Las Vegas, e poi ancora Paolo Caruso (Arcieri Torrevecchia), Amedeo Tonelli (Aeronautica Militare) e Marco Morello (Iuvenilia), tutti nel giro azzurro.
Nel settore femminile, l’anno scorso ha trionfato Claudia Mandia (Fiamme Azzurre), titolare a Rio 2016 e altra protagonista a Las Vegas lo scorso week end, che si dovrà guardare da molte arciere di alto livello. Tra le Senior riflettori puntati sulle atlete dell’Aeronuautica Militare Elena Tonetta, Jessica Tomasi e appunto Pia Lionetti, ma anche Loredana Spera (Arcieri del Sud), Gloria Trapani (Arcieri Iuvenilia) e Carla Frangilli (C.A.M. - Arcieri Monica). Particolarmente agguerrita la batteria di Juniores: tra loro ci sono la finalista 2016 Nicole Canzian (Arcieri Del Piave), Tatiana Andreoli (Iuvenilia), Vanessa Landi (Arcieri Montalcino), Chiara Rebagliati (Arcieri 5 Stelle) e la titolare di Rio 2016 Lucilla Boari (Arcieri Gonzaga).
Lunga anche la lista dei possibili campioni italiani del compound. La posizione è aperta perché non ci sarà il campione uscente Luigi Dragoni. Tra i candidati più forti ci sono: Sergio Pagni (Arcieri Città di Pescia), Federico Pagnoni (Arcieri Franciacorta), Fabio Ibba (Arcieri Uras), l’argento paralimpico a Rio Alberto Simonelli (Fiamme Azzurre), Jacopo Polidori (Arcieri Torrevecchia), Michele Nencioni (Arcieri Della Signoria), finalista a Las Vegas, Mauro Bovini (Arcieri Montalcino), Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre), Antonio Pompeo (Arcieri Delle Alpi), un altro paralimpico del calibro di Giampaolo Cancelli (Arcieri Castiglione Olona) senza dimenticare i più giovani tra cui il terzetto del Kappa Kosmos Viviano Mior, Jesse Sut e Manuel Festi.
Anche tra le donne si annuncia una battaglia durissima. La campionessa uscente Irene Franchini (Fiamme Azzurre) dovrà guardarsi con attenzione dalle più volte sue compagne in azzurro Marcella Tonioli (Arcieri Franciacorta) e Laura Longo (Arcieri Decumanus Maximus). Avanzano la propria candidatura alla corona anche Anastasia Anastasio (Marina Militare), Monica Finessi (Fiamme Azzurre), l'azzurra para-archery Eleonora Sarti (Fiamme Azzurre) e Viviana Spano (Marina Militare).
Nell’arco nudo lo Junior Eric Esposito (Audax Brescia) e Felicina Biorci (Arcieri delle Alpi) sono i campioni in carica. A provare a laurearsi campioni saranno altri grande interpreti della disciplina come Alessandro Giannini (Arcieri Città Di Pescia), Davide Blasi (Associazione Genovese Arcieri), Marco Nati (Arcieri "rocca Flea"), Alessio Noceti (Arcieri Tigullio) e Daniele Bellotti al maschile e Cinzia Noziglia (Arcieri Tigullio), Eleonora Strobbe (Arcieri Altopiano Pinè), Sara Noceti (Arcieri Tigullio), insieme a molte altre, al femminile.
L’evento sarà trasmesso in streaming su YouArco (il canale federale Youtube); sintesi delle finali in differita su Rai Sport.