Parte il progetto regionale teso a contrastare la sedentarietà promovendo corretti stili di vita
Parte per Bari e provincia l'avviso di selezione dei laureati in scienze motorie e diplomati Isef per il progetto regionale "Movimento in Salute", organizzato dal Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motori e Sportive dell’Ateneo di Bari, dalla Asl Bari - Dipartimento Prevenzione, e dalla delegazione provinciale di Bari del Coni.
Approvato dalla Regione Puglia per l’anno 2013-2014, "Movimento in Salute" punta a contrastare diabete, ipertensione e altre patologie croniche direttamente collegate alla sedentarietà, attraverso la promozione di corretti stili di vita.
Scarica bando e modulistica (adesioni entro il 14 dicembre).
Al progetto è collegato un evento formativo (ECM), in collaborazione anche con la Fmsi Puglia, in programma il 21 dicembre al Policlinico di Bari (Aula De Benedictis, ore 9-17).
Scarica il programma dell’incontro.
Tra recupero urbano, ambiente e sport, la visione dell'assessore all'Urbanistica del Comune di Bari e presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro, nell'intervento pubblicato domenica da La Gazzetta del Mezzogiorno
Una visione innovativa e sostenibile, tra recupero urbano, ambiente e sport, per riqualificare l'ILVA di Taranto. La propone l'assessore all'Urbanistica del Comune di Bari e presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro, partendo da un'idea progettuale dell'architetto Alessandro Zoppini, che riprende le esperienze e le teorie di eco sostenibilità e della smart city che ormai si stanno applicando sistematicamente anche nella nuova programmazione urbanistica a Bari e in molte altre città italiane.
La nuova visione sull'ILVA è stata lanciata nell'intervento pubblicato domenica scorsa da La Gazzetta del Mezzogiorno, che riportiamo di seguito, con l'immagine che l'accompagna:
Progettiamo un grande polmone verde sui parchi minerali dell’Ilva
Gli interventi di bonifica per l’ILVA devono compensare l’enorme danno ambientale ma devono restituire anche qualità e umanità al territorio di Taranto
In Puglia abbiamo avviato un percorso innovativo sul tema delle “città attive” in cui le politiche dello sport si integrano con le politiche della salute e dell’ambiente per immaginare città a misura d’uomo garantendo un’adeguata qualità della vita.
Abbiamo avviato percorsi virtuosi a Bari, a Lecce ed in altre città pugliesi ma, tutti noi, abbiamo un grande debito nei confronti di Taranto.
La città di Taranto ed il suo territorio hanno subito un’aggressione ambientale senza pari in Italia che si ripercuote drammaticamente sulla salute delle persone e sulla qualità della vita oltre che sull’ambiente devastato dai giganteschi insediamenti industriali dell’ILVA.
Le proteste dei cittadini e le conseguenti vicende giudiziarie hanno determinato finalmente l’imposizione di interventi di bonifica ambientale e di protezione dei processi produttivi in modo da creare condizioni di lavoro pulito eliminando l’inquinamento o riducendolo in maniera sostanziale. E’ necessario investire molto e bene ma questo investimento va considerato una compensazione, se pur minima e tardiva, all’enorme danno procurato alla popolazione e al territorio.
Purtuttavia gli interventi di bonifica vanno progettati non soltanto guardando al risultato tecnico ovvero la riduzione dell’inquinamento da polveri, ma devono anche garantire una qualità progettuale di alto profilo sul piano umano, sociale, ambientale ed architettonico. Il progetto di bonifica deve proiettarsi con lungimiranza su un percorso di riqualificazione creando un’inversione di tendenza attraverso un approccio sistemico ed integrato.
Vorrei fare un esempio concreto con riferimento al progetto per la copertura dei parchi minerari: un’area di oltre 70 ettari di minerali ferrosi e altamente inquinanti esposti ancora (e da decenni) agli agenti atmosferici provocando la dispersione delle polveri su un territorio vastissimo. La bonifica imposta dal Ministero obbliga alla copertura dei questa enorme area ma il progetto proposto dall’ILVA prevede comuni coperture di tipo industriale (in sostanza grandissimi capannoni metallici).
Esiste invece un metodo diverso di progettare utilizzando la “green architecture” ovvero immaginando una copertura ecosostenibile dei parchi minerari: un’enorme copertura “verde” costituita da supporti geostrutturali per una vegetazione naturale che costituisca il più grande parco di Taranto. Forse uno dei più grandi parchi d’Italia. Le tecnologie esistono e sono ben collaudate per la realizzazione di tetti giardino e orti urbani con spessori minimi dello strato colturale vegetale che possono sostenere piante mediterranee di vario genere e perfino alberature.
Una siffatta copertura bio-tecnologica, oltre ad impedire la dispersione delle polveri minerali, potrebbe diventare un polmone verde fornendo ossigeno all’ambiente urbano in maniera naturale. Non ha paragone l’effetto estetico e l’immagine di “rinaturalizzazione” che si potrebbe determinare.
Non è fantascientifico immaginare anche di rendere praticabile e fruibile una parte dell’immensa copertura realizzando campetti sportivi e parchi giochi accessibili anche ai cittadini. Il grande parco urbano dovrà integrarsi con la città trasformando una minaccia e un luogo di morte in un luogo che simboleggi l rinascita e la rigenerazione sociale ed ambientale della città.
La bonifica dell’ILVA, sotto la guida della Regione Puglia e soprattutto dei cittadini di Taranto, dovrebbe dimostrare che vi sono metodologie e idee innovative che affrontano la riqualificazione ambientale in modo multidisciplinare guardando con rispetto agli uomini ed alle future generazioni.
Si potrebbe cogliere l’opportunità, sul piano culturale, per spiegare come sia possibile realizzare interventi di bonifica industriale con maggiore attenzione all’ambiente, alla bellezza ed alla qualità architettonica, alla sostenibilità sociale ed economica.
Sarebbe una possibilità di compensazione per l’enorme danno ambientale accusato dalla città di Taranto in questi 50 anni ma è necessario che insieme alla tecnica ed alla burocrazia vi sia grande sensibilità ambientale e una cultura tecnologica al passo con i tempi.
di Elio Sannicandro
Presidente regionale del CONI / Assessore all’Urbanistica e alla Qualità edilizia di Bari
Il 9 dicembre prende il via il ciclo di appuntamenti organizzato dal Coni Puglia
Si chiama “Incontri di Sport”, ed è un ciclo di appuntamenti per diffondere cultura ed esperienze sportive, anche attraverso testimonianze dirette, sul territorio. Organizzato dal Coni Puglia, il primo appuntamento si terrà, in collaborazione con l’Unvs - Unione Nazionale Veterani dello Sport Bari e Ansmes - Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo, lunedì 9 dicembre alle 18,30 nella Sala Conferenze della III Circoscrizione Picone - Poggiofranco (Stradella Del Caffè, 26).
Questo il programma:
Titolazione sezione ANSMeS BARI a UGO STECCHI
RICONOSCIMENTI E PREMIAZIONI
MICHELE COSTANTINI, notaio atto costutitivo ANSMeS
Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo
DANIELA TORTELLA, giornalista
Per aver contribuito alla stesura del primo statuto ANSMeS
9° TROFEO GEMMA CONTI
Ricordo di una cestista
FIP Puglia e Antonio Amatulli
A MARZIA TAGLIAMENTO della Futura Brindisi
ANTONELLA RINELLA, capo gabinetto del Comune di Bari
Da assessore alla toponomastica ha reso possibili, su proposte dell'UNVS Bari, titolazioni di
strade, palazzetti, piazze, giardini, a campioni, dirigenti e personaggi dello sport barese
ATLETA DELL'ANNO 2013 UNVS
Unione Nazionale Veterani dello Sport
a FABIO PARISI dell'Angiulli Bari
Campione di lotta greco romana
Premio “Filippo Nitti”
Istituito da UNVS Bari e FIGC Puglia
A PIERO DORONZO segretario del Bari Calcio
Premio “Vincenzo Patella”
Organizzato dall'UNVS Bari
A DIEGO MONALDI
Campione Europeo nazionale under 20
cestista del Cus Bari
ELIO SANNICANDRO, presidente Coni Puglia
Assessore allo Sport e all'Urbanistica del Comune di Bari
“Vero artefice del rinnovamento sportivo cittadino”
Intervento di chiusura di Elio Sannicandro
Convegno e gare a Bari il 21 e 22 dicembre
“Sport Modello di Vita” è il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Fijlkam Puglia a Bari per il 21 e 22 dicembre, col patrocinio anche del Coni Puglia. La giornata inaugurale prevede alle ore 9, all’Itc Lenoci, la presentazione alla stampa e il convegno “Minori, Sport, Legalità e Cuore”.
Il 22 dicembre, dalle 8.30 al PalaFlorio (ingresso gratuito), spazio al Trofeo Gran Premio Giovanissimi.
Scarica il programma completo.
In Spagna la diciassettenne tarantina si impone come nome nuovo del karate italiano
E’ il titolo più importante conquistato dalla nazionale italiana di kumite ai Mondiale Cadetti e Juniores di Spagna disputati nel fine settimana, e viene da una pugliese: con l'Oro vinto nella categoria +59Kg la neo Campionessa del mondo Silvia Semeraro, diciassettenne di Faggiano (Taranto), è il nome nuovo del karate italiano.
A Guadalajara ottima anche la medaglia d' argento ottenuta sempre nel kumite da Francesco Pinto -57g ed il Bronzo di Mouhiidine Aziz Abbes +70Kg. Nel Kata uno stupendo Bronzo da Terryana D' Onofro che bissa la medaglia con il kata a squadre femminile in squadra con Silvia Sassano e Francesca Reale.