
Per la disciplina è l’evento clou della stagione: ben 450 iscritti
Fine settimana di grande sport a Polignano a Mare, che il 28 e 29 maggio in occasione della Gioranta nazionale dello Sport ospiterà il triathlon olimpico di Calaponte, per la disciplina evento clou della stagione.
Dopo i 300 partecipanti del 2015, l'edizione di quest'anno conta ben 450 iscritti, un record assoluto nel panorama centro-meridionale. Le novità di quest'anno sono fondamentalmente nei percorsi e nella presenza di atleti stranieri di assoluto livello mondiale.
Invariato il percorso della frazione di nuoto e ciclismo, mentre la frazione podistica si snoderà su un tracciato a bastone, dalla marina di Calaponte al paese di Polignano, lungo la pista ciclabile della litoranea, percorso che include un breve ma impegnativo tratto sulla spiaggia, a stretto contatto con il mare.
Tutte le info su http://bit.ly/1szOI7U

La manifestazione si è svolta il 21 e 22 maggio scorsi a Ponte Buggianese (PT)
C’erano anche due atleti brindisini della Ginnastica Enel Temese alla Finale Nazionale di Syncro e di Categoria nel trampolino elastico, disputate lo scorso week end a Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia. Si tratta di Marco Lavino e Antonio Robassa, già protagonisti nel panorama italiano e con grandi potenzialità in prospettiva futura.
I due ginnasti hanno affrontato la gara di syncro (in coppia) eseguendo sia l’esercizio obbligatorio che il libero. A causa di un’incertezza nel 6° dei dieci salti, la valutazione è stata bloccata ed il punteggio finale ne ha risentito. Nonostante questo Lavinio e Robassa hanno ottenuto un ottimo risultato salendo sul secondo gradino del podio (nella foto a sinistra), alle spalle dell’Alma Juventus Fano e davanti alla Reale di Torino.
Nel 2015, nella stessa gara, i due atleti riuscirono a piazzarsi primi ed il risultato di sabato conferma le loro qualità e l’ottimo lavoro svolto dalla società. Non a caso la Federazione Ginnastica d’Italia ha riconosciuto alla Ginnastica Brindisi la qualifica di “Accademia di Trampolino Elastico”.
Ancora meglio è andata nella gara individuale di categoria, a cui ha preso parte solo lo juniores Antonio Robassa (Marco Lavino non può parteciparvi solo perché fa parte della nazionale di categoria). Al termine dell’esecuzione degli esercizi (obbligatorio e libero), Robassa si è piazzato primo (nella foto in basso a destra) in virtù della pulizia, delle difficoltà e dell’esecuzione delle sue evoluzioni, che gli hanno permesso di precedere i due atleti della ginnastica Reale di Torino.
L’oro ripaga il giovanissimo Antonio (14 anni) dei tanti sacrifici fatti per recuperare dai due infortuni che lo avevano bloccato durante lo scorso anno sportivo. Grazie alla sua determinazione ed a quella della sua istruttrice, la tecnica Ilenia Gargiulo, il ginnasta ha superato le difficoltà ed ha coronato il suo sogno.
I due atleti brindisini sono tornati ad allenarsi duramente in vista del Campionato del Mondo di Trampolino elastico (per età) in programma dal 16 al 19 giugno prossimi a Brescia, dove Marco Lavino ed Antonio Robassa cercheranno di farsi apprezzare per le loro qualità tecniche sia nel syncro che nell’individuale di categoria.

Per l’Indeco secondo triplete consecutivo: Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto
L’Indeco Conversano bissa il successo dello scorso anno, ancora in gara-2 e ancora contro il Cassano Magnago, e si laurea campione d’Italia della Serie A Femminile per la seconda volta nella sua storia.
Le pugliesi battono la formazione lombarda col punteggio di 27-16 (pt 10-5) al Pala San Giacomo, davanti a oltre 1.500 spettatori, e si aggiudicano il secondo triplete consecutivo, così come nella passata stagione, quando il Conversano chiuse la stagione con FIGH Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto nel proprio palmares.
Nella partita clou entrambe le formazioni commettono errori, a dimostrazione della tensione scaturita dall’alta posta in palio. Se la cava meglio il Conversano, che si porta subito avanti sul 2-0 coi gol di Rotondo e Babbo. Una gran rete di Clerici permette però al Cassano Magnago si sbloccarsi e poi di pareggiare (2-2). Ma sono ancora le pugliesi a prendere in mano il match e ad allungare fino al 9-3. Nel finale di tempo Del Balzo e compagne piazzano un mini break di due reti, utile ad accorciare. La prima frazione termina con l’Indeco Conversano avanti 10-5.
Nel secondo tempo il Conversano prende il largo, facendo registrare sul +11 il suo massimo vantaggio. Il Cassano Magnago prova, con continue rotazioni dei suoi terzini, a mettere in crisi la difesa pugliese, che concede comunque sole 16 reti alle avversario al fischio di chiusura. Al 60? può esplodere la festa del Pala San Giacomo, con l’Indeco Conversano che festeggia davanti al suo pubblico il secondo Scudetto della propria storia.
Il Tabellino
INDECO CONVERSANO – CASSANO MAGNAGO 27-16 (pt 10-5)
Indeco Conversano: Roscino, Babbo 4, Barani 2, Chiarappa, Ganga 3, Giona, Lo Greco 2, Lopriore, Minoia, Rotondo 6, Trombetta 3, Moroca, Aftodor 2, Duran 5. All: Giuseppe Fanelli.
Cassano Magnago: Dovesi, Bongiovanni 1, Colombo, Del Balzo 4, Clerici 1, Losio 2, Meneghin, Bagnaschi, Parini, Cobianchi 1, Avramova 2, Vlaskalic 1, Jovovic 1. All: Silvia Beltrame.
Arbitri: Chiarello – Pagaria
In gara 1: CASSANO MAGNAGO - INDECO CONVERSANO 20-24 (pt 11-16)

L’allarme del presidente regionale della Fmsi, Domenico Accettura
La stagione sportiva sta terminando e, dati alla mano, torna puntuale l’allarme per una tara che caratterizza il settore in Puglia: l’elusione dell’obbligo della vista medico-sportiva. A riaccendere i fari sulla questione è la FMSI - Federazione Medico Sportiva Italiana. «È un problema ormai atavico – dichiara il presidente regionale, e medico, Domenico Accettura – basta vedere i numeri: tra gli oltre 200mila agonisti pugliesi registriamo solo 70mila visite, in pratica due su tre evadono».
Questo nonostante tre importanti considerazioni. «La prima: grazie all’attuale normativa regionale – spiega Accettura - parliamo di una visita totalmente gratuita almeno per i minorenni, che siano agonisti e non agonisti (per i maggiorenni è a pagamento ma a semplice costo ticket, almeno nei centri di Medicina dello Sport convenzionati con la FMSI, come l’Istituto di Medicina dello Sport di Bari e delle province). La seconda: per gli agonisti la vista medico-sportiva è obbligatoria e due anni fa la Regione ha introdotto una sanzione di ben 5mila euro a carico della società sportiva del tesserato, più altri 5mila a carico della Federazione sportiva di appartenenza. Certo, c’è qualche Federazione più solerte, in primis la Federcalcio, ma purtroppo tante altre non lo sono».
E l’efficacia preventiva del controllo è dimostrata dalle statistiche: dall’entrata in vigore del decreto ministeriale dell’82 che obbliga gli agonisti alla visita ad oggi le morti da sport di sono ridotte dell’89 per cento.
«Infine la terza: il fondamentale aspetto salutistico. Scomparse sia la visita di leva militare sia la medicina scolastica, oggi la vista medico-sportiva rappresenta l’unico baluardo generalizzato di screening e prevenzione in ambito giovanile. Non dimentichiamo, ad esempio, che la Puglia ha uno dei più alti tassi di obesità infantile: il 35% dei bambini è a rischio ponderale».
Per non parlare poi dei semplici praticanti, ossia un pugliese su quattro (secondo l’ultimo rapporto Coni-Istat): un milione di persone di varia età che fanno attività motoria in modo continuativo o saltuario, di cui viene visitato a stento il 10 per cento. E periodicamente tragedie legate all’attività sportiva balzano purtroppo agli onori della cronaca. Senza fare tristi allarmismi, spiega il presidente Fmsi Puglia, il 70 per cento degli eventi fatali collegati allo sport amatoriale ha cause ben individuabili in un check medico-sportivo: sopra i 40 anni, sono di natura prevalentemente ischemica; al di sotto di quell’età, si tratta soprattutto di cardiomiopatie giovanili o genetiche. Un esempio: in un torneo di calcio con cinque-sei squadre, su cento partecipanti statisticamente due hanno problemi cardiaci. Scendono in campo, e non lo sanno.
Insomma, l’approccio diventa culturale, di mentalità: fatica a passare il concetto per cui lo sport sotto controllo medico è un vantaggio per tutti: per chi lo pratica, per la sua famiglia, per le società sportive e le Federazioni, per la collettività. Il messaggio finale di Accettura è inequivocabile: «Farsi visitare. Non per il semplice certificato, ma per assicurarsi di poter praticare sport in modo sano e sicuro. In questo momento, tra l’altro, gli ambulatori di Medicina sportiva lavorano a basso regime: il che vuol dire anche tempi di attesa pari a zero».

La squadra protagonista alla finale nazionale di Sibari
La squadra Allievi dell’Istituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi” di Lecce è tornata con una medaglia di bronzo dalla finale nazionale dei Campionati Giovanili studenteschi di scacchi che si sono svolti nei giorni scorsi a Sibari (CS). Francesco Damiano (capitano), Alessandro Mazzotta, Gabriele Rizzo, Matteo Costantini e Matteo Culiersi, accompagnati dai docenti Tommaso Bortune e Gilberto Gualtieri, hanno guadagnato un meritato terzo posto dopo aver conquistato il titolo di campioni provinciali ed il 2° posto nella finale regionale. I 5 scacchisti, tutti tesserati per l’Accademia di Pisignano al di fuori del contesto scolastico, hanno contribuito a scrivere una pagina importante nella storia di questa disciplina, dal momento che il terzo posto è il miglior piazzamento di sempre ottenuto da una formazione salentina.
La Finale Nazionali dei campionati ha visto la partecipazione di 211 squadre, rappresentative delle scuole di 18 regioni, per un totale di 1045 partecipanti divisi nelle categorie: Primarie, Medie, Allievi e Juniores, sia maschili che femminili.