Un atleta pugliese stacca il pass olimpico per Londra 2012 nel Taekwondo. Si tratta del carabiniere brindisino Carlo Molfetta, che ha superato le qualificazioni Olimpiche vincendo prima contro Toth (Ung) per 11-5 e poi in semifinale contro Decker (Aut) per 5-2.
Saranno quindi due gli atleti a difendere i colori azzurri a Londra nella disciplina: Molfetta va ad aggiungersi all'argento di Pechino 2008, Mauro Sarmiento (cat. -80 kg), che aveva ottenuto il pass questa estate a Baku nel torneo di qualificazione mondiale. L’altra pugliese Veronica Calabrese, invece, non ce l'ha fatta: è stata sconfitta ai turni preliminari dalla serba Gladovic (2-1). Questa era l'ultima occasione per ottenere il visto per la XXX edizione dei Giochi Olimpici Estivi.
Stage in Puglia con tre atleti coreani
Si è chiuso con numeri da capogiro il tour in Puglia dei tre atleti coreani Jang Jun Hee, Ha Yong Gyun e Park Ji Young della Woosuk University. I tre atleti, trionfatori alle recenti Universiadi, hanno attirato oltre un migliaio di atleti nel loro viaggio itinerante che li ha visti toccare tutte le province pugliesi dal 23 al 28 gennaio. Venerdi 27 erano al Cus Bari con due distinti allenamenti. Dalle 16 alle 18 hanno “deliziato” i giovanissimi praticanti di Taekwondo con tecniche spettacolari e sopraffine. Dalle 18 alle 20 è stata poi la volta dei senior, altrettanto estasiati dalle tecniche dei giovani atleti coreani.
Il Campionato Invernale Città di Taranto, valevole anche come Campionato zonale J24 per l'VIII Zona FIV e organizzato dal Circolo Velico Ondabuena, ha messo a segno l’ennesima magnifica giornata di sole e di brezza.
A parlare della ripresa del Campionato che, iniziato lo scorso novembre, si concluderà il 18 marzo, è come sempre il Capoflotta Puglia Nino Soriano, anche se assente giustificato in questa quarta giornata: “Anche questa volta la splendida rada di Mar Grande di Taranto ha regalato un'ottima giornata di mare per i velisti impegnati nella lunga kermesse del campionato invernale. Eolo si è fatto attendere sino alle 13.30 e ha trovato pronti i pazienti giudici capitanati dall'esperto Ernesto sion e da Giuseppe Tortorella". Ben sedici J24, quattro Laser Sb3 3 e le barche d'altura hanno "ricamato" le loro rotte sulle acque antistanti le Isole Cheradi.
Tra i J24 bottino pieno per l'equipaggio barese di Ita 427 Jebedee (timonato da Tony Macina, C.N. Maestrale) che con due primi si posiziona saldamente in testa alla classifica, seguito dal leccese ITA 406 Doctor J (armato e timonato da Sandro Negro, CN L'Approdo) e dal barese Ita 450 Marbea (armato e timonato da Marcello Bellacicca, C.V. Giovinazzo).
Buoni spunti per ITA 490 Ma.T.I. Srl Ex Jdf (armato da Angelo Lombardo e timonato dall’ottimo Giovanni Cavallo, LNI Brindisi) e Ita 172 Lumachia (di Cosimo De Padova, C.V. Ondabuena, e timonato da Carlo D'errico, Lni Taranto), ma anche ITA 328 Paperinik (di Gianluca Fischetto, LNI Brindisi) che ha saputo attaccare ed essere incisivo in diverse fasi delle due prove.
Sono sette, quindi, le prove diputate fino a questo momento che mettono in evidenza la garanzia dello specchio acqueo tarantino che il 21 settembre ospiterà, tra l'altro, la Coppa Italia J24.”
“La flotta J24 in Puglia è nata negli anni 90 quando il nostro monotipo ha conosciuto la massima diffusione in Italia e nel mondo, con circa 5400 barche prodotte alle soglie del XXI secolo, mentre a livello nazionale si siglava ITA 450. Le regate erano frequenti ed i professionisti della vela si avvicendavano nel ruolo di leader per guidare le circa settanta barche che ogni volta calcavano i campi di regata. Poi la nascita di altri e più nuovi monotipi ha portato una flessione nel numero delle barche, ma l'intramontabile J24, barca solida e performante in ogni condizione, pian piano ha riportato a se nuovi armatori ed equipaggi, tanto che ora si torna a contare oltre cinquanta J24 negli impegni nazionali. La Flotta Pugliese segue il trend con un crescendo di adepti dal 2008 ad oggi, per ora con manifestazioni concentrate nell'area tarantina ma pronte a solcare nuovi mari alla prossima occasione.” ha proseguito il Capo Flotta J24 Nino Soriano (armatore di Ita 427 Jebedee insieme ad Antonio Macina) che ha, inoltre, ricordato la pubblicazione del sito web della flotta pugliese (flottadipuglia.altervista.org) nel quale sono consultabili classifiche, informazioni, filmati, foto, calendari delle regate, modulistica, regolamenti e tutto quello che può essere di utilità agli armatori del J24 pugliesi ma non solo.
Nel Taekwondo il “Dellino Team Bari-Molfetta” si conferma ai vertici nel medagliere societario del Campionato Regionale Juniores di combattimento tenutosi a Trepuzzi (Le) l’8 gennaio, tra le gare più impegnative e prestigiose del circuito nazionale.
Il “Dellino Team” con sede a Bari, presso lo Stadio della Vittoria, conquista tre ori, tre argenti e due bronzi: oro per Mario Altomare nella categoria – 73 Kg cinture Nere, oro per Vincenzo Quadrello nella categoria -45 kg cinture Blu/ Rosse e oro per Giuseppe De Candia nella + 78 Kg Gialle/Verdi.
Argento per Cristiano De Gennaro nella + 78 Kg Blu/Rosse, argento per Sabrina Barone nella -42 kg cinture nere e per Cosimo De Giosa nella – 55 kg cinture blu/rosse. Bronzo per Cristiano Veneziani nella -63 kg cinture blu/rosse e per Angela Carrassi nella -68 kg cintura gialla/verde.
Il medagliere per società premia il “Dellino Team Bari-Molfetta” con il secondo posto in classifica su un totale di 219 atleti e 45 società partecipanti.
Si alzano le voci anche della Federginnastica regionale e del comitato organizzatore del Mondiale barese di Coastal rowing
Cresce il coro delle proteste per i contributi regionali per lo sport. Sulla scia del Coni Puglia, altre due note inviate alla stampa anche da parte del comitato organizzatore del Mondiale barese di Coastal rowing e della Federginnastica Puglia.
Ecco cosa scritto dal COL WCRC Bari:
Cinquecento canottieri provenienti da diciannove nazioni, accompagnatori ed addetti ai lavori per mille presenze complessive, un consenso senza precedenti presso la federazione internazionale: il lustro conferito all'intera regione dal Mondiale barese di Coastal Rowing dello scorso ottobre non è stato tuttavia tenuto in debito conto dalla Regione Puglia. Come si evince dai criteri adottati nelle delibere dirigenziali di ripartizione dei contributi regionali per lo sport, alcuna attenzione è stata riservata per gli eventi di maggiore richiamo e di sicura visibilità per il territorio pugliese, compresa la rassegna iridata di canottaggio costiero.
“Si è compiuta una mera ripartizione matematica per gli eventi organizzati nella nostra Regione, senza tener conto del peso specifico di ciascuno di essi – osserva il presidente del Comitato Organizzatore, Giuseppe Seccia – La scelta dei contributi a pioggia destina un contentino per tutti, allargando forse la base del consenso, ma non premia gli eventi che possano davvero promuovere la Regione Puglia nel mondo. E questo amareggia quanti hanno profuso tanti sforzi per offrire al nostro territorio una simile vetrina”.
Questo invece il testo inviato da Lorenzo Cellamare, presidente Federginnastica Puglia:
E’ terminato l’anno sportivo 2011 e nessuna traccia di contributi economici da parte della Regione Puglia per l’organizzazione di eventi di alto livello ospitati nel nostro capoluogo. Mi riferisco al Campionato Italiano di serie A1/A2 di Ginnastica Artistica Maschile e Femminile svoltosi al PalaFlorio nel marzo scorso. L’evento che ha visto la partecipazione di circa 300 ginnasti, provenienti da ogni parte d’Italia e la prenotazione di circa 800 posti letto, si è svolto per la prima volta in una città del Sud Italia strappandolo finalmente ad una egemonia settentrionale ormai atavica. Questa concessione da parte della Federazione Italiana è stata ribadita dal fatto che finalmente anche la Puglia è rappresentata nella massima serie da una società di Brindisi (La Rosa) ed ha una ginnasta (Serena Licchetta) in proiezione olimpica.
Il raggiungimento di questi risultati agonistici sono il frutto di scelte e decisioni territoriali adottate per fermare il fenomeno in voga fino a qualche anno fa che vedeva i nostri migliori ginnasti “scippati” da società del Nord Italia che, come al solito, si facevano vanto con nostre risorse. L’inversione di tendenza ha dimostrato invece che la Puglia può farsi vanto di prodotti costruiti in casa, suscitando enormi considerazioni nel contesto nazionale sia per l’ascesa tecnica che per quella organizzativa.
Questo sforzo, se da un lato ci ha consentito di emergere e gareggiare alla pari con le società settentrionali più consolidate, non ci ha consentito però di poter, in nessun modo, ringraziare e gratificare, i nostri atleti, costretti ad allenamenti giornalieri di circa sei ore. Purtroppo nessun sostegno arriva da settori commerciali ed allora non ci restano che le Istituzioni pubbliche che, fino a qualche anno fa sostenevano con piccoli contributi le società pugliesi partecipanti ai Campionati della massima serie. Era una piccola boccata d’ossigeno. Da tre anni il buio.
Per concludere, dopo il successo organizzativo ed i consensi dei tanti intervenuti, anche quest’anno la Federazione Italiana ci ha confermato tale organizzazione. L’evento dovrebbe svolgersi il 10 marzo di quest’anno al PalaFlorio e dovrebbe avere gli stessi numeri dell’anno scorso. Noi della scorsa edizione abbiamo ancora debiti, non vorremmo accumularne altri e rinunciare definitivamente a questa azione di forte accreditamento della nostra Regione.
Dura protesta del CONI Puglia per i criteri adottati nelle delibere dirigenziali di ripartizione dei contributi regionali per lo sport. Di seguito la lettera inviata dal presidente del CONI Puglia Elio Sannicandro al presidente della Regione Nichi Vendola e all'assessora al ramo Maria Campese.
Premesso che le politiche sportive regionali avrebbero una rilevante potenzialità se ispirate ad un progetto complessivo ed integrato di carattere educativo e culturale e potrebbero contribuire sensibilmente all'attrattività turistica ed alla crescita economica della nostra regione, mi permetto di segnalare, ancora una volta, una modalità del tutto distorta ed inadeguata seguita dal competente ufficio regionale nelle ripartizioni dei contributi per le manifestazioni ed attività sportive.
Infatti la determinazione dirigenziale n. 216/2011 evidenzia che non sono state seguite le "Linee guida sulla programmazione dello sport per tutti - Direttive sui criteri e modalità di attuazione della L.R. n. 33/06" che indicano i criteri sulla base dei quali distinguere fra manifestazioni agonistiche e manifestazioni promozionali per poi graduare i contributi in relazione al livello di eccellenza, alla rilevanza mediatica e sportiva, alle caratteristiche dei partecipanti, alla durata ed al numero degli stessi, ecc.
Questi criteri sarebbero finalizzati a distinguere la qualità degli interventi per favorire criteri di merito e coerenza con gli interessi generali della collettività pugliese e della Regione Puglia in relazione ai fattori di crescita dello sport.
A pag. 4 della determinazione si rileva, per la stessa ammissione dei redattori, non aver seguito alcun criterio meritocratico ma di aver proceduto arbitrariamente ad una divisione pseudo matematica delle esigue risorse economiche rispetto al numero di richieste, mostrando disinteresse e mancanza di conoscenza della complessità ed articolazione del mondo sportivo.
Cosicché l'effetto di tali scelte hanno determinato un esito del tutto distorto secondo cui manifestazioni di indubbia importanza culturale e mediatica come, ad esempio, i Campionati Mondiali di Canottaggio o i Campionati del Mediterraneo di Karate o i Campionati Italiani di Ginnastica sono risultati fortemente penalizzati (contributi risibili o addirittura esclusi dal contributo regionale).
Per quanto riguarda invece la determinazione dirigenziale n. 162/2011 riguardante l'attribuzione di contributi regionali per l'attività annuale, si è ripetuta la futile modalità di elargizione a pioggia del tutto inutile per lo sviluppo dello sport in quanto contributi di poche centinaia di euro, distribuiti "a casaccio" a 479 società sportive non producono alcuna crescita né promozione delle politiche sportive regionali, ma comportano un inutile spreco e movimento di carte tra società sportive ed uffici regionali.
Nonostante il CONI in rappresentanza del mondo sportivo e la stessa Consulta regionale dello sport abbiano sollecitato più volte la Regione ad un utilizzo più razionale e proficuo delle scarse risorse disponibili, si è ancora una volta perpetrato un modo burocratico ed inefficace di gestione del denaro pubblico.
Sicuro dell'attenzione che vorrete porre a queste osservazioni, vi confermo la nostra disponibilità ad una collaborazione piena con la Regione Puglia, nello spirito che ci accomuna per l'amore verso il nostro fantastico territorio.
Elio Sannicandro
Presidente CONI Puglia