L'impianto di Japigia ospiterà fino al 18 settembre le partite del Gruppo C con Usa, Russia, Serbia, Australia, Camerun e Tunisia. Tra big e team emergenti lo spettacolo è assicurato
Tutto pronto al Palaflorio di Bari per l’ennesimo grande evento legato al volley. Dal 12 al 18 settembre, l’impianto accoglierà il gruppo C della prima fase dei Mondiali maschili 2018, in cui si scontreranno Stati Uniti, Russia, (recenti vincitori della Nations League), Serbia, Australia, Camerun e Tunisia, a caccia dei 4 posti per la seconda fase a gironi.
Si tratta di un raggruppamento di ferro, con due team di primissima fascia come Usa e Russia, tra le candidate per la vittoria finale, e i serbi appena dietro. L'Australia e le due formazioni africane lotteranno per l'ultimo pass utile valevole per la qualificazione al turno successivo. Nonostante l'Italia sia stata assegnata ad altre città (dopo il debutto vincente a Roma col Giappone, gli azzurri giocheranno a Firenze), gli appassionati pugliesi riempiranno l'impianto di Japigia per un evento che calamiterà gli occhi del mondo sulla città di Bari.
Il programma prevede tre incontri il 12 (tra cui spicca Usa-Serbia) e due fino al 18 con biglietti unici che consentiranno di guardare tutti i match della giornata. Per ora la prevendita è ottima per sabato 15, giorno di Usa-Russia, mentre si attende anche buon pubblico per l'ultimo atto di martedì 18. I tagliandi sono acquistabili sul sito di Ticketone.
La Federazione Italiana Pallavolo ha dunque riposto ancora una volta massima fiducia sulla Puglia, una delle regioni d'Italia dove si pratica di più il volley: il vicepresidente Fipav, il pugliese Giuseppe Manfredi, ha rimarcato gli sforzi organizzativi per portare a Bari l’appuntamento: "Siamo convinti – ha detto durante la presentazione alla stampa - che la Puglia risponderà bene. Non è stato facile promuovere l'evento perché veniamo anche dal periodo post-ferie e quindi molta gente non si è ancora attrezzata. La vendita dei biglietti sta crescendo giorno dopo giorno. Saranno anche attivate promozioni e iniziative per società o istituzioni. Lo spettacolo che ci attende sarà di altissimo livello".
Torna l'appuntamento con la giornata dedicata all'anniversario del record del mondo dei 200 metri. Eventi in mezza Italia. Il programma di Barletta, città natale dell'indimenticabile campione
Il 12 settembre è una data indimenticabile per l'atletica italiana. L'anniversario dell'impresa del mito Pietro Mennea, record del mondo dei 200 metri a Città del Messico, è un giorno speciale per lo sport azzurro. Quel 19.72, corso alle Universiadi del 1979, è ancora il primato d'Italia e d'Europa del mezzo giro di pista.
A cinque anni dalla prematura scomparsa della Freccia del Sud nel 2013, la Fidal e l'Italia dell'atletica continuano a ricordarlo con il Mennea Day. Anche quest'anno non mancheranno una serie di manifestazioni su quasi tutto il territorio nazionale nel segno dei 200 metri da correre in pista e non solo.
A Barletta ad esempio, città natale dell'olimpionico azzurro, l'evento si svolgerà sulla litoranea a lui dedicata (dalla rotonda di via L. Di Cuonzo fino al Lido Mennea), organizzato a cura del CONI Puglia tramite la struttura provinciale di Barletta Andria Trani con il patrocinio dell'Amministrazione comunale. Questo il programma:
Ore 16.00 Inizio attività promozionale: ogni ASD promuoverà la propria disciplina sportiva sino a fine manifestazione;
Ore 17.30 Saluto alle autorità: Sindaco di Barletta M. Cannito, Assessore allo Sport M. Lasala, Presidente del CR CONI Puglia A. Giliberto, Delegato CONI BAT A. Rutigliano, Presidente CR FIDAL Puglia G. Leone, Consigliere Regionale R. Mennea
Ore 18.00 inizio gare di atletica leggera fino alle ore 19.30
Ore 20.00 Chiusura
Tra le altre sedi del Mennea Day 2018: Emilia Romagna: Rubiera (RE) - Friuli Venezia Giulia: Pordenone (15 e 16 settembre) - Lazio: Roma, Viterbo - Liguria: Savona e La Spezia - Lombardia: Casalmaggiore - Molise: Campobasso - Piemonte: Villafalletto (CN) - Puglia: Lecce e, come visto, Barletta - Sardegna: Sassari - Toscana: Grosseto, Pescia (PT) e Cecina - Trentino: Trento - Umbria: Bastia - Veneto: Rovigo.
Infine, da ricordare che Manuela Olivieri, moglie di Mennea, per l'edizione 2018 ha pensato di mettere a disposizione alcune targhe da lui conquistate nel corso della sua luminosissima carriera: cimeli unici e sicuramente ambiti da chiunque ami l'atletica.
LE TARGHE SPECIALI:
- Al Comitato Regionale FIDAL con più sedi del Mennea Day
- Al Comitato Regionale con il maggior numero di partecipanti
- Al comitato organizzatore/sede con il maggior numero di partecipanti
- Alla società con il maggior numero di partecipanti
- Al miglior risultato tecnico assoluto maschile
- Al miglior assoluto tecnico assoluto femminile
- Al miglior risultato tecnico under 20 maschile
- Al miglior risultato tecnico under 20 femminile
Dopo quello mondiale, a Berlino grande conferma per la tarantina delle Fiamme Gialle
Dopo il bronzo mondiale, ecco arrivare da Berlino il bronzo europeo nei 20 km per Antonella Palmisano, ormai una garanzia azzurra per la marcia femminile italiana che oggi si è ripetuta dopo il terzo posto ai Mondiali di Londra di un anno fa. All'Europeo di Berlino la 27enne tarantina delle Fiamme Gialle lotta come un leone, completa la sua prova con il primato stagionale (1h27:30), ma quel che più conta porta a casa una medaglia alle spalle della spagnola Maria Perez, oro in 1h26:3 e della ceca Anezka Drahotova, argento in 1h27:03.
"Sono molto contenta di essermi confermata - le parole della Palmisano a fine gara - non era facile prendere un'altra medaglia un anno dopo, soprattutto sapendo di non essere nella stessa condizione della scorsa stagione. È stata una gara tosta e non si capiva chi potesse prendere il ritmo giusto. Non ho la stessa forma di Londra perché quest'anno abbiamo cambiato un po' di cose nei chilometri della preparazione invernale, ma era importante farlo quest'anno in una stagione più facile, in previsione dei Giochi di Tokyo. Per me questa medaglia significa tanto, è la ciliegina sulla torta. Tra un mese mi sposo e i preparativi mi hanno tolto qualcosa dal punto di vista atletico, ma come donna mi stanno regalando veramente tanto.
Un'eccellenza dello sport pugliese aggiunge un’altra pagina alla sua storia. Il commento del presidente Flamia
La Sezione di Tiro a Segno Nazionale di Candela, ha conquistato il titolo di Campione d’Italia delle Società 2018. A dar maggior lustro all'impresa, la considerazione che la Sezione opera in una piccola realtà demografica che non le consente di avere a disposizione grandi mezzi, a differenza delle altre Sezioni d'Italia con le quali ha dovuto confrontarsi, tutte operanti in grandi realtà come città metropolitane o capoluoghi di provincia.
“Per questo successo – commenta il suo presidente Domenico Flamia - che fa scrivere alla Sezione di Candela un'altra indimenticabile pagina della sua straordinaria storia, un sentito ringraziamento va anche al CONI Regionale Pugliese che, nei momenti di bisogno, ha sempre sostenuto la Sezione. Senza l'ausilio di tutti gli addetti ai lavori dei quali il TSN Candela ha usufruito, sarebbe stato pressoché impossibile conquistare questo ambito titolo italiano. Siamo orgogliosi di essere un'eccellenza dello sport pugliese e ci auguriamo di poterlo essere ancora per tanto tempo”.
In foto i festeggiamenti cittadini per lo scudetto.
A Glasgow la biscegliese si consacra a livello internazionale dopo una stagione di altissimo livello
Agli Europei di Glasgow Elena Di Liddo conquista una spettacolare medaglia di bronzo sui 100 metri farfalla. La biscegliese si è superata nella gara della regina Sarah Sjoestroem, che anche oggi ha trionfato in un ottimo 56.13, salendo così sul terzo gradino del podio e coronando una grande stagione. La quasi 25enne ha messo al collo il primo grande alloro internazionale dopo aver vinto i Giochi del Mediterraneo un mese fa e aver ben figurato alle Universiadi 2017, portando a casa tre medaglie ma non quella del metallo più pregiato.
In gara Di Liddo, allieva di Raffaele Girardi, ha dato il meglio nella vasca di ritorno, con una spettacolare rimonta che le ha permesso di arrivare alle spalle della citata svedese e della russa Svetlana Chimrova (57.30), e precedendo Ilaria Bianchi, quarta per appena quattro centesimi in più rispetto alla connazionale.