Da domani sino a domenica appuntamento al PalaVentura di Piazza Palio
A quasi 7 mesi dal passaggio della specialità della boccia dalla Fispes alla FIB, la Federbocce organizza i Campionati Italiani di Boccia individuali, a coppie e a squadre. La manifestazione si svolgerà a Lecce, dal 5 all’8 luglio, grazie anche alla collaborazione dell’A.S.D. Lupus 2014.
Un traguardo di assoluto rilievo questi primi Campionati Italiani di Boccia sotto l’egida della FIB, che sta sviluppando al massimo le potenzialità inespresse del settore paralimpico, come dimostra il significativo aumento di tesserati e affiliati riguardante tutte le tipologie di handicap praticanti il gioco delle bocce.
La boccia, infatti, può essere praticata anche da persone con disabilità molto gravi, da atleti cerebrolesi e tetraplegici, con distrofie e serie condizioni neurologiche, inseriti nelle categorie BC1, BC2, BC3, BC4 e BC5 in relazione alla patologia funzionale. La boccia, introdotta alle Paralimpiadi del 1984, è subito stata inserita nel programma dei Giochi Paralimpici estivi e ai Giochi di Tokio 2020.
Il presidente nazionale Giunio De Sanctis, per anni segretario generale del Comitato Italiano Paralimpico, è estremamente orgoglioso e soddisfatto del lavoro finora svolto a favore dell’attività paralimpica e, soprattutto, di questo Campionato Italiano ospitato nella perla del Salento.
Due scuole coinvolte per sei settimane: dal 2 luglio la Manzoni-Lucarelli a Ceglie e dal 9 la Biagio Grimaldi al quartiere San Paolo. Giliberto: “Educazione allo sport come prevenzione in aree a rischio economico-sociale"
Sport estivo gratuito, per minori a rischio, in palestre scolastiche di periferia: è il succo del progetto nazionale Coni “Lo Sport: Un Diritto Per Tutti - Estate 2018”. Format a cui aderisce anche il Coni Puglia, che lo attuerà a Bari in due scuole: la secondaria di primo grado Manzoni-Lucarelli a Ceglie (dirigente Laura Raimondi), con attività dal 2 al 27 luglio e dal 27 agosto al 7 settembre, e la primaria Biagio Grimaldi al quartiere San Paolo (dirigente Giuseppina Pastore), dal 9 luglio al 3 agosto, e dal 27 agosto al 7 settembre.
“L’obiettivo del progetto, tarato su sei settimane - spiega il presidente del Coni pugliese Angelo Giliberto – mira ad arginare il disagio giovanile attraverso l’educazione motoria e sportiva. Minori tra i 5 e i 14 anni che vivono in quartieri connotati da molteplici situazioni di svantaggio familiare e rischi di devianza. Dunque, è un intervento mirato che permette di trasmettere un messaggio di stile di vita attivo, per uno sviluppo armonico della personalità dei ragazzi coinvolti”.
Le attività sportive multidisciplinari (con approccio ludico-motorio e di gioco-sport) si rivolgono a 60/80 alunni per istituto individuati dalle stesse scuole, e svariano dal minibasket al minivolley, dal minihandball al calcio, dal badminton all’atletica leggera e via dicendo, in programma dal lunedì al venerdì (dalle ore 8.30 alle 13) sotto la guida di diplomati Isef, laureati in Scienze motorie e tecnici federali. “Un format – conclude Giliberto – che oltre al vantaggio diretto per i partecipanti, motorio ma anche sotto il profilo socioeducativo, comporta altri due benefici paralleli: da un lato, aiuta le famiglie del territorio, che spesso non hanno possibilità di far praticare sport ai propri figli; dall’altro, permette l’utilizzo di palestre scolastiche che rimarrebbero chiuse nel periodo estivo”.
In foto l'Istituto comprensivo Grimaldi al San Paolo
Dai 4 milioni del 2017 agli 8 milioni di quest’anno. L'assessore Piemontese ha illustrato il Programma Operativo 2018 agli organismi del mondo sportivo pugliese. La soddisfazione del presidente regionale Coni Giliberto
Dai 2 milioni del 2016 ai 4 milioni del 2017 agli 8 milioni di quest’anno: le politiche sportive pugliesi fanno il salto triplo e raggiungono un livello di dotazione finanziaria senza precedenti.
“La strategia del piano si fonda, anche per il 2018, sulla piena interconnessioni tra le politiche: di inclusione, di promozione territoriale e turismo, di promozione della salute e di sviluppo del territorio”, ha spiegato l’assessore regionale allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, illustrando ieri il Programma Operativo 2018 alle società sportive, associazioni, federazioni, enti di promozione sportiva e discipline sportive associate e agli enti locali.
All’incontro erano presenti anche i presidenti del CONI Puglia, Angelo Giliberto - "Un ottimo passo avanti, a suggello della sinergia tra il comitato olimpico e l'ente regionale, da tempo allineati su strategie e obiettivi legati allo sviluppo del movimento sportivo regionale e al ruolo sociale dello sport" - del Comitato Italiano Paralimpico, Guseppe Pinto, rappresentanti delle Università di Bari e di Foggia, e del Centro di giustizia minorile.
“Ora si apre una fase importante di consultazione e partecipazione in cui raccoglieremo indicazioni e suggerimenti per migliorare ulteriormente gli interventi proposti”, ha sottolineato l’assessore regionale, affiancato dalla dirigente della Sezione Promozione della salute e del benessere, Francesca Zampano. “Inoltre stiamo già lavorando sulla nuova programmazione strategica triennale 2019-2021 – ha aggiunto Piemontese – per impostare la quale resta fondamentale la collaborazione del partenariato istituzionale e di tutti gli attori del sistema sportivo regionale, che hanno accolto con la consueta passione e grande entusiasmo il nostro invito a riscrivere insieme le politiche sportive per i pugliesi”.
Confermati gli avvisi pubblici rivolti a finanziare manifestazioni, progetti, l’acquisto di attrezzature sportive, le azioni di promozione della pratica sportiva attraverso le attività degli enti di promozione sportiva, delle discipline sportive associate e delle federazioni sportive.
Rinnovati anche i contributi a sostegno delle eccellenze sportive pugliesi con una dotazione di 300 mila euro a cui si aggiungono 200 mila euro destinati alle eccellenze sportive “under 18”. Una novità attesa da tempo è la possibilità di finanziamento specifico per l’acquisto a uso personale di attrezzature sportive per gli atleti paralimpici.
A questi interventi si aggiungono le risorse per la riqualificazione degli impianti sportivi e il collaudato finanziamento in conto interessi per i mutui concessi dal credito sportivo. Confermate pure le collaborazioni con il Centro di giustizia minorile e, da quest’anno, anche con l’area adulti dell’Ufficio esecuzione penale esterna.
Attività motoria in chiave curativa e preventiva in tutte le sei province, grazie all’innovativo progetto biennale di Coni Puglia e Regione, in collaborazione con la Fmsi. Dati alla mano, il bilancio dell’assessore Piemontese e del presidente regionale Coni Giliberto
La ricetta, è il caso di dire, è stata semplice. Medici dello sport a prescrivere l’attività motoria come un vero e proprio farmaco. Ed esperti Coni a somministrarla, attraverso gruppi di cammino, passeggiate veloci e palestre polivalenti, a pazienti affetti da varie patologie, soggetti a rischio o anche come semplice prevenzione. Il tutto gratuitamente. Una visione che è stata decisamente premiata dai numeri, quella che ha accomunato Coni Puglia e Regione, portando avanti per due anni in tutte le sei province pugliesi il progetto Sport in Cammino, in collaborazione con la Fmsi - Federazione Medico Sportiva Italiana.
I dati, dunque: 3.835 richieste di partecipazione; 2.826 utenti partecipanti alle attività, di cui 1930 over 65; 7.000 ore di attività; 67 Comuni coinvolti; 74 Centri sportivi polivalenti utilizzati; oltre 3.000 visite mediche nelle diverse province; 37 Medici dello Sport coinvolti e 87 esperti del Coni (laureati in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e diplomati Isef) formati ad hoc.
“Attività motoria come leva per la prevenzione sanitaria: il principio cardine è stato questo. Un vero intervento innovativo - commenta l’assessore regionale allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese - mirato al miglioramento dello stile di vita e del benessere della popolazione, per quest’ultima a costo zero. Del resto, la politica dell’ente regionale in questo campo è chiara: gli interventi che vedono lo sport e i corretti stili di vita come leve per la prevenzione, hanno ricadute proprio in termini di risparmio della spesa sanitaria, nel medio e lungo termine”.
Sia durante sia a conclusione del progetto ogni partecipante ha compilato un questionario sull’autopercezione del miglioramento del benessere psico-fisico: “Analizzati, i questionari hanno testimoniato – spiega il presidente del Coni Puglia Angelo Giliberto - che Sport in Cammino è effettivamente servito per indurre i partecipanti a un significativo cambiamento verso una vita più attiva, anche in termini di nutrizione, e di socializzazione. In pratica il cento per cento delle autovalutazioni, in scala uno a dieci, rientravano fra l’otto e il dieci, con quest’ultimo votato da quattro partecipanti su cinque. Un ulteriore dato che ha sugellato il successo dell’intervento”.
Suddivisi in gruppi da 20 per svolgere attività due volte a settimana, per un totale di 24 settimane, i principali destinatari del progetto sono stati: giovani over 18 anni con patologie croniche come diabete, ipertensione, malattie cardio-respiratorie e patologie croniche ad alta incidenza di disabilità e mortalità, nonché soggetti a rischio; adulti over 65 inattivi e sedentari, per i quali un’adeguata attività motoria costituisce un aiuto fisico, psicologico, di riabilitazione e socializzazione. Il Coni Puglia li ha reclutati grazie a una capillare attività di comunicazione che ha coinvolto le associazioni del territorio, l’Università della terza età, le circoscrizioni comunali e i centri religiosi, scuole e altri luoghi di aggregazione.
Gli esperti Coni hanno individuato i percorsi di cammino rispettando precisi parametri, come la sicurezza e salubrità dei luoghi, ma anche l’aspetto culturale e turistico del territorio pugliese. Non a caso la mappatura dei percorsi è stata poi utilizzata per realizzare parte del progetto "I luoghi dello Sport nell'Ambiente in Puglia”: un portale di georeferenziazione regionale in cui sono inseriti anche percorsi di trekking nei parchi e nelle città, percorsi ciclabili e campi di equitazione, tiro con l'arco, orienteering, aree attrezzate per sport nautici (tutti online su http://sit.puglia.it/portal/portale_rete_ciclo).
E’ il numero dei nostri azzurri che dal 22 giugno al primo luglio gareggeranno a Tarragona. Il presidente regionale Coni Giliberto: “Fondate speranze di medaglie, per un movimento in grado di allevare eccellenze
Si dice sia un numero che porta fortuna, il 13. E tanti sono gli atleti pugliesi che vestiranno la maglia azzurra a Tarragona, in Catalogna, per i XVIII Giochi del Mediterraneo, in programma dal 22 giugno al primo luglio. “Atleti di valore nazionale e ormai internazionale – commenta il presidente del Coni Angelo Giliberto – frutto di un movimento sportivo regionale in costante crescita, in grado di allevare eccellenze per la squadra azzurra. Confidiamo sul loro valore per un rientro ricco di soddisfazioni: dal nuoto agli sport di contatto, alla pallamano, ci sono insomma i presupposti per portare a casa medaglie. E contribuire all’entusiasmante tradizione azzurra ai Giochi del Mediterraneo”.
I dettagli. In cinque partiranno dal territorio barese: nella pallamano i conversanesi Giada Babbo, 21 anni e Carlo Sperti, 23, rispettivamente due e un titolo nazionali in bacheca con il Conversano; il judoka barese Giuliano Loporchio, classe ’91 in forza alle Fiamme Gialle, tre titoli italiani assoluti e due partecipazioni agli europei; nel tiro a volo, la monopolitana delle Fiamme Oro Maria Lucia Palmitessa, che a vent’anni ha due mondiali e un europeo alle spalle; nella lotta greco romana, il 26enne barese Fabio Parisi, anche lui delle Fiamme Oro, nel palmares ben sei titoli Italiani assoluti, due partecipazioni ai mondiali, quattro agli europei e una ai Giochi del Mediterraneo.
In quattro dal Brindisino: per la pallamano, il portierone fasanese Vito Fovio, classe ’79 in forza Junior Fasano, pluriscudettato e veterano dei Giochi, a cui ha partecipato tre volte; nel taekwondo, i mesagnesi Vito Dell'Aquila, 18enne della New Marzial Mesagne, un titolo italiano, una partecipazione ai mondiali e una agli europei, e il 21enne delle Fiamme Oro Davide Spinosa, in bacheca due titoli italiani e un’esperienza agli europei; nell’atletica, debutto internazionale per il 21enne brindisino Daniele Corsa, specialista della 4x400m.
Due i tarantini: il pugile 21enne Francesco Magrì, della Quero-Chiloiro, vincitore di un titolo italiano, e la karateka (specialità kumite) dell’Esercito Silvia Semeraro, classe ’96, tre volte campionessa nazionale, una partecipazione mondiale e quattro europee in curriculum.
Per il Leccese, la pesista di Galatina Maria Grazia Alemanno, in forza all’Esercito, veterana che a 28 anni vanta ben dieci titoli nazionali e tre partecipazioni ai mondiali, sei agli europei e una ai Giochi del Mediterraneo.
Infine la Bat, con la pluridecorata nuotatrice biscegliese Elena Di Liddo, classe ’93, nel palmares ben 21 titoli nazionali, un oro agli stessi Giochi, una partecipazione ai mondiali e due agli europei.